Il presidente di Italia dei Diritti: "O un passo indietro o le dimissioni del ministro"

 

Roma - Il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, li considera necessari per la sopravvivenza della scuola pubblica e di conseguenza va dritta per la sua strada, ma i tagli previsti andranno a colpire soprattutto gli insegnanti, ossia la spina dorsale della scuola pubblica stessa.

 E’ previsto infatti un decurtamento del 7 per cento dell’organico e il ritorno nelle scuole elementari al maestro unico. Nettamente contrario alla posizione della Gelmini è il presidente del movimento Italia dei Diritti Antonello De Pierro, il quale sulle decisioni del ministro dichiara: “ Sono inorridito di fronte ai provvedimenti che il ministro sta ponendo in essere. In tutto quello che è il groviglio di norme codificate dal titolare del dicastero dell’Istruzione, l’unico punto in cui mi trovo d’accordo è il ritorno al maestro unico, ma questo non deve significare il taglio di posti di lavoro che getterebbe nella disperazione intere famiglie già penalizzate da una situazione economica non facile. Siamo stanchi – continua De Pierro – di assistere a provvedimenti in perfetto stile autoritario (infatti è la stessa Gelmini che si dichiara conservatrice) che vanno a colpire i cittadini nei diritti più importanti. Infatti i settori più bersagliati dalla scure decisionale di questo governo sono la sicurezza, la sanità e la scuola che neanche a farlo apposta corrispondono ai diritti fondamentali della nostra Carta Costituzionale”.
La Gelmini inoltre dichiara che la scuola pubblica è ormai al collasso in quanto il 97 per cento delle spese va a finire in stipendi. Prosegue De Pierro sul tema: “ Ma ritornando alla scuola sono ormai molti anni che vediamo l’istruzione pubblica danneggiata da interventi sconsiderati. Ci auguriamo che questo processo deleterio per le fondamenta umane e intellettuali delle future generazioni abbia finalmente fine. Noi siamo per la scuola pubblica efficiente e per i tagli ai finanziamenti alle scuole private. Naturalmente la nostra linea è senza sconti per nessuno e aderiamo il 17 ottobre allo sciopero programmato contro i tagli del ministro Gelmini, dove saremo in piazza con gli insegnanti. Purtroppo a nostro avviso la ministra in questione non ha l’esperienza necessaria per affrontare problemi di tale complessità e chiediamo un passo indietro o le sue dimissioni”.