I roghi di quest’estate erano stati già previsti dal leader dell’Italia dei Diritti che ora chiede di incontrare Vizzani


A nulla è servito denunciare il degrado e l’incuria che da sempre hanno caratterizzato la gestione del parco naturale del XIII Municipio.

A niente sono valsi gli appelli del Movimento dell’Italia dei Diritti per una maggiore attenzione nel monitoraggio di quanto accadeva nella pineta di Ostia, soffocata da rifiuti tossici, prostituzione e tanta noncuranza.
Sicurezza e controllo: questi gli argomenti su cui il Movimento aveva insistito per contrastare la deriva distruttiva che ha investito uno dei più importanti polmoni verdi di Roma, ottenendo in risposta interventi che sanno più di costosa demagogia che di un reale Piano Sicurezza.
Come era facile aspettarsi la pineta è stata massacrata da diversi incendi tra luglio e agosto, con il forte rischio di mandare in fumo tutti gli sforzi fatti dal rogo del 2000 ad oggi per ricostruire un patrimonio di tutti i cittadini romani. Solo allora è stato potenziato il supporto al corpo forestale, con grande dispiegamento di esercito e forze dell’ordine, evitando forse un danno ancora maggiore.
Per scongiurare la tragica ripetizione degli ultimi accadimenti e per porre fine alla distruzione di un’oasi naturale tanto importante per tutto il territorio capitolino, il Movimento dell’Italia dei Diritti e il suo Presidente Antonello De Pierro chiederanno, al più presto, un incontro con il Presidente del XIII Municipio Giacomo Vizzani.