Dopo sette anni l'Italia ricorda l'11 settembre 2001 e l'attentato terroristico alle Torri gemelle e al Pentagono di New York.

Al Quirinale, durante la cerimonia di commemorazione, è stato osservato un minuto di silenzio. Poi il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano ha ribadito che «occorre moltiplicare gli sforzi per consolidare le basi di una vasta convergenza e cooperazione per la sicurezza collettiva, nel rispetto di principi irrinunciabili e di regole efficaci. L'Italia ha fatto, sta facendo, intende fare la sua parte».

Alla presenza dei presidenti del Senato e della Camera, Schifani e Fini, del presidente del Consiglio Berlusconi, dell'ambasciatore americano a Roma Ronald Spogli, il capo dello Stato ha respinto con fermezza, definendola «troppo comoda» e «radicalmente falsa» la «rappresentazione di uno scontro tra civiltà e religioni inconciliabili, non già distinte e diverse ma irrimediabilmente contrapposte». Napolitano ha parlato degli attentati dell'11 settembre 2001 come di un «colpo di enorme gravità e impatto volto a ferire a morte il cuore dell'occidente e del mondo democratico, il centro pulsante, e migliaia di uomini e donne, della maggiore città e perfino della capitale degli Stati uniti d'America».

E come Roma, anche Assisi ricorda le vittime dell'attentato. Oltre alla bandiera Americana esposta da Palazzo dei Priori, sede del Comune di Assisi, sono i rintocchi della 'Campana delle Laudi' a commemorare il tragico evento. Questo il modo scelto, dal 2002, dal sindaco di Assisi e dall'amministrazione per ricordare le «vittime per la liberta» i cui nomi sono stati incisi lungo la 'Mattonata', il percorso processionale Porziuncola - Basilica di S. Francesco (Porta San Pietro). L'amministrazione rimarca come dall'11 settembre «tutta l'umanita» è stata «direttamente colpita» da un attentato che ha modificato «molti nostri comportamenti culturali ed economici» e che questa giornata è «simbolo dell'impegno per la pace e la sicurezza internazionale».

In America invece, come ogni anno, si svolge la cerimonia a Ground Zero. Mentre il Paese si interroga sull'efficacia della guerra intrapresa da allora contro il terrorismo internazionale islamico. Per oggi, Barack Obama e John McCain interromperanno la campagna elettorale e celebreranno insieme la ricorrenza.  Un minuto di silenzio, scandito dalla campanella, per ricordare lo schianto dei due voli di linea sulle torri gemelle e i momenti in cui le torri gemelle crollarono. Su un palco, più piccolo di quello degli anni scorsi il sindaco di New York, Michael Bloomberg ricorda: «È il settimo anniversario del momento in cui il nostro mondo è crollato».

La cerimonia è iniziata alle 08:46 locali (le 14:46 in Italia), l'ora esatta dell'attacco alla prima delle due Torri. Accanto a Bush ci sarà la moglie Laura, il vicepresidente Dick Cheney con la moglie Lynne, membri del Congresso e dell'Amministrazione, comandanti militari e circa 3.000 impiegati e ospiti della Casa Bianca.Obama e McCain, i candidati democratico e repubblicano alla Casa Bianca, deporranno per un giorno le armi e si recheranno nel pomeriggio a Ground Zero, la voragine dove sorgevamo le Torri gemelle, dove resteranno alcuni istanti in raccoglimento. In serata parteciperanno insieme anche a un forum alla Columbia University. 

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