TOKYO - Tre condannati a morte sono stati giustiziati per impiccagione all'alba di oggi in Giappone.

Lo ha reso noto il ministero della Giustizia, spiegando che tutti e tre erano stati riconosciuti colpevoli di omicidio e rapina.

Si tratta di Yoshiyuki Mantani, 68 anni), di Mineteru Yamamoto (68) e di Isamu Hirano (61). Il ministro della Giustizia, Okiharu Yasuoka, aveva espresso sostegno alla pena di morte già dopo aver ha preso il suo incarico a inizio agosto.

Salgono così a 13 le pene capitali eseguite in Giappone nel 2008 e a 26 dal 25 dicembre 2006, quando si chiuse la moratoria di fatto di quindici mesi. Il Sol Levante è l'ultimo grande paese industrializzato, con gli Usa, dove la pena di morte è ancora in uso.

 

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