Il presidente di Italia dei Diritti: “Pronti a collaborare se i cittadini si impegnano seriamente”

  



Roma - Da circa 20 anni ormai il fenomeno della prostituzione nella zona di Piazza dei Navigatori a Roma è più che una piaga.


Il quartiere di notte si trasforma in una casa di tolleranza a cielo aperto dove gli atti sessuali vengono consumati tra le aiuole, dietro le automobili o all’interno della macchinetta per le fototessere, all’altezza del civico 18.
Questo è quanto denunciano i duemila residenti della zona ma è quanto è stato denunciato, in passato, anche da Antonello de Pierro, attuale Presidente del movimento Italia dei Diritti.
De Pierro in più di un’occasione era arrivato anche ad abbordare le prostitute fingendosi cliente e chiedendo rapporti non protetti che venivano puntualmente accettati dalle meretrici. Più volte lo stesso Presidente aveva denunciato dai microfoni di Radio Roma la situazione (mandando in onda i colloqui registrati con le prostitute) ed aveva anche cercato di organizzare una opposizione insieme ai residenti della zona che, all’ultimo momento, si erano tirati indietro.
“I cittadini sanno solo protestare, poi si tirano indietro. Così il nostro aiuto non arriva” dichiara De Pierro, impegnato proprio in questo periodo nella battaglia contro lo stesso problema ma su un fronte diverso, quello del VII municipio, dove però i cittadini sembrano essere più agguerriti e partecipativi nella lotta a questo tipo di degrado urbano.
Anche Alessandro Calgani, Responsabile romano dell’Italia dei Diritti, sottolinea l’impegno intrapreso dal Movimento nella lotta al fenomeno: “Il tema prostituzione, è sempre caldo nei nostri interessi,come si può riscontrare dalle iniziative intraprese” e continua “vorrei focalizzare l'attenzione su di un aspetto: a molti cittadini non interessa come venga gestito il fenomeno prostituzione, ma tutti sono fermamente convinti sul come debba presentarsi un strada di una società civile e su come il decoro urbano debba essere garantito dal centro alla periferia". Conclude Calgani: "I tanti specchietti per le allodole, le retate di una notte, hanno stancato tutti".