WASHINGTON - L'effetto Sarah Palin ha avuto una portata limitata. Secondo un sondaggio pubblicato dal New York Times e dalla Cbs, in America si è tornati alla situazione precedente alle convention e alle scelte dei vice presidenti.

 Barack Obama sarebbe, dunque, nuovamente in vantaggio di 5 punti su John McCain. 48 a 43 per il democratico.

Questo perché, sempre secondo il sondaggio, il candidato repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti non riesce a far passare un immagine di cambiamento. Viene bensì considerato come un «repubblicano tipico» che erediterà le politiche, comprese quelle fallimentari, di George W. Bush.

Sembrava che la situazione si fosse ribaltata in favore dei repubblicani con la scelta, come vicepresidente, di Sarah Palin. Ma, per ora, la governatrice dell'Alaska non ha proprio convinto l'elettorato femminile, pur facendo registrare un certo aumento di favori tra le donne bianche di fede repubblicana. E ben sei elettori su dieci si dicono preoccupati della possibilità che, nel caso di una vittoria di McCain, questi non possa finire il mandato lasciando alla inesperta Palin la presidenza.

La convention. Un risultato importante McCain l'ha comunque raggiunto,  con la convention e la scelta della super conservatrice governatrice dell'Alaska: ha suscitato l'entusiasmo tra la base repubblicana. Si dice entusiasta della scelta della Palin il 70 per cento dei repubblicani, dato praticamente doppio rispetto ai sondaggi pre convention. La scelta della Palin, quindi, al momento sembra aver solo aiutato McCain a rinsaldare intorno a sè le fila di un elettorato repubblicano che dall'inizio era apparso credere in lui solo come una sorta di male minore.

Obama presidente dei giovani, McCain degli over 65. risulta in testa, anche se di misura, tra gli indipendenti, il cui voto sarà cruciale a novembre, ed il senatore quarantenne ha 16 punti di vantaggio nel gruppo degli elettori tra i 18 ed i 44 anni. Speculare il vantaggio che l'ultrasettantenne ha tra gli elettori over 65. Quelli di mezza età, tra i 45 ed i 64, risultano ancora divisi. Per quasi la metà dell'elettorato americano McCain continuerà la politica di Bush. Dato, questo, piuttosto preoccupante per il senatore repubblicano.

Gli americani bocciano Bush. Sempre secondo il sondaggio, infatti, il 68 per cento degli americani disapprova il modo in cui il presidente sta portando avanti il proprio lavoro. Dato record per un presidente in carica da quando il New York Times ha cominciato a registrare il loro tasso di gradimento. Esprimendo forte preoccupazione e pessimismo per la situazione economica del paese di fronte alla crisi finanziaria che sta facendo tremare Wall Street, per l'81 per cento degli intervistati dal quotidiano gli Stati Uniti stanno andando in una direzione sbagliata.

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