Alfonso Cesarano, 34 anni, sarebbe uno dei responsabili del massacro di giovedì scorso a Castel Volturno. E' stato fermato a Baia Verde. Il ministro della Difesa: ''Pericolo xenofobia se non si affronta il problema della clandestinità''. Maroni: ''Il presunto killer era ai domiciliari, bisogna riflettere su queste misure''


E' stato arrestato uno dei presunti killer della strage di extracomunitari compiuta giovedì sera, a Castel Volturno.

Alfonso Cesarano, 34 anni, è stato individuato a Baia Verde, nella stessa zona dove è avvenuto il massacro e fermato dai carabinieri del comando provinciale di Caserta e dalla polizia.

Il killer era agli arresti domiciliari, come ha confermato il ministro dell'Interno Roberto Maroni. ''Questo ci deve fare riflettere su queste misure - ha sottolineato - soprattutto per pericolosi appartenenti alla mafia''. ''Da parte dello Stato c'è stata una risposta adeguata'', ha poi aggiunto.

Da parte sua il ministro della Difesa Ignazio La Russa ha annunciato che i militari da inviare nella zona in seguito alla strage potrebbero essere fino a mille. La decisione sull'invio sarà presa nel Consiglio dei ministri di domani. Per La Russa ''naturalmente c'è un problema di fattibilità. Stiamo verificando, io penso che non bisogna titare la coperta e farla diventare troppo corta e quindi se c'è bisogno di un ulteriore aiuto, questo non significa distogliere i militari che stanno affiancando le forze dell'ordine nei loro compiti'', ha aggiunto il ministro della Difesa.

''Il problema è l'immigrazione clandestina che va affrontata adeguatamente, a differenza di quanto accaduto prima di questa fase, perché non affrontarla significa correre il pericolo di fare crescere la xenofobia'', continua il ministro della Difesa. ''Una convivenza il più ordinata possibile - spiega La Russa - è il migliore antidoto alla xenofobia''.

"Bisogna agire immediatamente nel casertano - sottolinea il portavoce del governo e sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti, ai microfoni di Radio Radio - Sono stati inviati 200 carabinieri specializzati, 100 poliziotti e 100 agenti della Guardia di finanza, circa 400 uomini saranno impiegati. La risposta dello Stato deve essere immediata e dura".

L'agguato, secondo gli inquirenti della Dda, sarebbe opera dei due boss emergenti, Giuseppe Setola e Alessandro Cirillo, subentrati al comando a Francesco Bidognetti, boss ormai caduto in disgrazia e sottoposto al 41 bis.

Giovedì scorso, un commando di sei o sette killer è entrato in azione in una sala giochi situata a Baia Verde, lungo il litorale Domizio. Ad essere preso di mira è stato Antonio Celiento, 54 anni, gestore del locale ucciso per non avere pagato una tangente alla cosca dei Casalesi. Poi, lo stesso commando si è spostato verso una sartoria situata lungo il chilometro 43 di via Domitiana, a Castel Volturno, e ha massacrato sei extracomunitari africani. Anche in questo caso, si è trattato di un regolamento di conti. Tra le vittime c'erano dei trafficanti di droga che si erano rifiutati di pagare la tangente al clan dei Casalesi.

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