L'attentato di questa mattina e' il piu' sanguinoso in Siria dagli anni Ottanta.

 L'autobomba è esplosa alla periferia di Damasco, lungo la strada che porta all'aeroporto. Diciassette i morti, quattordici i feriti.

L'area è stata  circondata dalle forze dell'ordine e dai mezzi di soccorso.
Al Jazira riferisce anche che secondo alcune informazioni l'ordigno sarebbe stato confezionato con 200 kg di esplosivo, affermando però che probabilmente si tratta di una stima esagerata. La stessa emittente ha anche affermato che le vittime sono tutti civili.

"Un'azione codarda compiuta in una zona affollata, che ha ucciso 17 persone e ne ha ferite 14".
Così il ministro degli Interni siriano, il colonnello Bassam Abdel Majid, ha commentato alla televisione siriana l'attentato avvenuto oggi nel quartiere di Syyida Zainab a Damasco, dove è esplosa un'auto, imbottita con 200 chili di esplosivo. Nel quartiere nella periferia sud di Damasco, si trova anche una moschea dedicata alla nipote del profeta Maometto, meta di pellegrini sciiti, molti dei quali arrivano dall'Iran. Negli ultimi anni molti profughi sciiti iracheni si sono sistemati nei dintorni della moschea, che si trova nei pressi dell'autostrada che conduce all'aeroporto della capitale siriana.

Si tratta della prima autobomba in Siria da febbraio quando fu assassinato Imad Moughniyah, comandante del gruppo islamico Hezbollah.