Il Presidente dell’ Italia dei Diritti: “ Probabilmente il ministro non conosce l’ospedale capitolino. Farebbe bene a chiedere scusa ai romani"


 Roma - “ Sono parole in libertà quelle pronunciate dal ministro che denotano una pressoché scarsa conoscenza dei problemi sanitari legati all’ospedale S. Giacomo”.

 Dura le reazione di Antonello De Pierro, presidente del movimento Italia dei Diritti, contro le affermazioni del ministro del Welfare Maurizio Sacconi, riportate stamane su tutti i canali di informazione nazionale. Mentre le polemiche sulla chiusura del presidio ospedaliero sono ormai all’ordine del giorno e il personale sanitario e parasanitario si batte contro l’imminente chiusura di un polo funzionale quale il San Giacomo, le parole di Sacconi risuonano all’unisono nel monopolio della stampa nazionale : “ Se mi portassero all’ospedale San Giacomo con una lettiga, farei di tutto per uscire dalla porta posteriore e andare via”. Contro le asserzioni che alludevano ad una scarsa fiducia riposta dal ministro nei confronti del nosocomio romano De Pierro ribadisce: “Sarebbe bene che Sacconi facesse marcia indietro e si scusasse con tutta la città di Roma. Chi conosce il S. Giacomo sa perfettamente che si tratta di un ospedale all’avanguardia. Ma è evidente che il ministro, parlando esclusivamente della professionalità del personale sanitario,che è fuori da ogni dubbio, non conosca il livello tecnologico raggiunto nel potenziamento strumentale”. “Come sembra ignorare anche – aggiunge – che, negli ultimi due anni, sono stati spesi 15 milioni di euro per potenziare una struttura che attualmente è il fiore all’occhiello della sanità romana. Ci sono ben altri ospedali che a Roma necessitano di interventi urgenti, ma tra questi non vi è di certo il nosocomio in questione”.