In mattinata era stato il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a richiamare l'attenzione sulla questione su cui è d'accordo anche il presidente della Camera. ''Il razzismo nasce dalla diffidenza e dall'ignoranza'', ha detto Fini durante la Festa della Libertà, '' ma sarebbe sbagliato negare che esiste un pericolo razzismo e xenofobia"

 

Il presidente della camera Gianfranco Fini interviene sui numerosi atti di violenza e riconosce che in Italia rimane il rischio di eventi legati al razzismo.



IL MESSAGGIO
Dalla tribuna della Festa della Libertà, Fini attacca i naziskin che "hanno la testa vuota"; e ribadisce che "sarebbe sbagliato negare che esiste un pericolo razzismo e xenofobia". Il presidente della Camera, dopo aver ricordato l'idea di costituire un osservatorio alla Camera per il razzismo, ha sottolineato il ruolo della politica per combattere ogni possibilità di razzismo: "Il razzismo nasce dalla diffidenza e dall'ignoranza e dalla paura nei confronti dell'altro che spesso è motivata. Serve una politica chiara sull'immigrazione. Non si possono aprire le porte a tutti per un malinteso senso di solidarietà".

NAPOLITANO
In mattinata era stato anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, incontrando al Quirinale Benedetto XVI, a richiamare indirettamente l'attenzione sul tema citando le parole di un discorso del Pontefice in cui Papa Ratzinger lanciava l'allarme per il riaffacciarsi "in diversi paesi di nuove manifestazioni preoccupanti", invitando la politica a farsi guidare, dal "rispetto della dignità umana in tutte le sue forme e in tutti i luoghi". Un atteggiamento che, secondo il Capo dello Stato, implica più che mai "la coscienza e la pratica della solidarietà, cui non possono restare estranee, anche dinanzi alle questioni più complesse, come quella delle migrazioni verso l'Europa, le responsabilità e le scelte dei governi".

 

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