L'attrice lo annuncia sul blog: "Come mai solo una causa civile e non penale? Dietro di lei, gli avvocati di Berlusconi. Una che ha fatto un calendario non può essere ministro pari opportunità"

  


 

ROMA - Un milione di euro di danni. E' la richiesta fatta recapitare da Mara Carfagna, tramite il suo legale, a Sabina Guzzanti, in riferimento alle parole pronunciate dall'attrice durante la manifestazione dell'8 luglio di piazza Navona.



E' la stessa Guzzanti a comunicare sul suo blog di aver ricevuto la citazione da parte del ministro, che ieri, a Porta a Porta, l'ha definita, a sua volta, una persona "fragile anche mentalmente", che le "fa compassione". Il ministro delle Pari opportunità del governo Berlusconi ha comunque optato per una causa solo civile. "Strano per una preoccupata di essere stata diffamata no? (la diffamazione è un reato penale)", fa notare la comica. "La querela - osserva ancora - è firmata da un avvocato sconosciuto che mi fa pensare che sia solo di facciata e che dietro ci siano i soliti avvocati di Berlusconi".

IMMAGINI: LA CARFAGNA A MATRIX

Per quanto riguarda i contenuti della causa ("materiale per sketch satirici", li definisce la Guzzanti), si sostiene che parlando della Carfagna, "si sarebbe dovuto parlare anche delle sue capacità". Per la Guzzanti questo atto di citazione "cerca di introdurre un precedente pericoloso: cioè che la satira debba stare entro certi limiti, che l'atto di citazione stabilirebbe diventando più che una citazione una proposta di legge".

Quanto alla cifra richiesta, il commento è caustico: "Bella donna ma che tariffe!". La Guzzanti replica poi alle affermazioni fatte dal ministro, intervistata da Enrico Mentana: "Posso farle causa anch'io con la differenza che mentre i miei giudizi su di lei sono fondatissimi i suoi su di me sono assolutamente gratuiti".

Il post pubblicato oggi sul suo blog prende anche di mira il calendario realizzato dalla Carfagna prima di vestire i panni della ministra: quelle foto "sarebbero un argomento sufficiente a dire che non può fare il ministro delle pari opportunità - scrive - Spero che le donne italiane si sveglino e colgano l'occasione per difendere la dignità calpestata da anni di incoraggiamento alla prostituzione mentale oltre che fisica propagandata dalla Fininvest a tutte le ore del giorno. Mettendo la Carfagna al ministero delle pari opportunità, Berlusconi ha offeso tutte le donne italiane ancora una volta e in modo definitivo".

La vicenda, comunque, sarà anche affrontata nel prossimo spettacolo della Guzzanti: il suo "Vilipendio tour" partirà il 4 novembre da La Spezia, per girare i teatri italiani. "Non vedo l'ora di andare in scena e cantargliele insieme a voi", promette. L'attrice comunica, infine, che sono stati bocciati i finanziamenti per il film "L'internazionale della satira". Colpa, sostiene, dei "diktat di Bondi e al coraggio dei commissari che finanziano quest'anno solo filmacci di bassa propaganda di fascisti o di gente che ha abiurato pubblicamente da tempo".