Il fannullone impallinato ora rischia il licenziamento

SAVONA - Che ci fosse qualche cosa di poco chiaro, i carabinieri lo avevano intuito fin dal primo momento. Fin da da quando Adriano Germano, 56 anni, di Mallare (in provincia di Savona), operaio comunale, aveva raccontato di essere stato ferito da un colpo di fucile sparato accidentalmente da un cacciatore, mentre lui si trovava nel bosco dove era andato a disinfestare una stazione di pompaggio dell’acquedotto. «Possibile? si erano chiesti gli investigatori - E’ davvero andata così? Forse quell’uomo ci nasconde qualcosa».

E a quanto pare ci hanno visto giusto. Già perché Adriano Germano, stando alle loro indagini, nel bosco ci era andato sì, non però per fare quel lavoro di disinfestazione, ma per cacciare, dopo aver timbrato come ogni mattina il cartellino in Comune. Sabato, il destino, ci ha messo però lo zampino. Il destino si è manifestato in quel colpo, partito accidentalmente dal fucile caricato a pallettoni e imbracciato dal compagno di battuta, che lo ha preso in pieno a una gamba.
Un incidente di caccia fortunatamente non grave (la prognosi dei medici è stata di venti giorni) in modo non preoccupante, ma dalle temute implicazioni disciplinari. E’ a quelle che Adriano Germano deve aver sicuramente pensato. Alle eventuali sanzioni, che temeva potessero scattare se in Comune si fosse saputo che durante l’orario di lavoro, dopo aver timbrato il cartellino, lui era andato a cacciare.

E così, come hanno poi accertato i carabinieri di Cairo Montenotte, ecco la messinscena, studiata sui due piedi, nella concitazione di quei momenti, prima dell’arrivo delle squadre di soccorso . Il fucile che viene fatto sparire ed è affidato a un amico, un anziano che abita nella zona, perché lo custodisca fino a quando «le acque non si saranno calmate». E il racconto, la versione dei fatti concordata con il compagno di battuta, imparate a memoria, ripetute per filo e per segno prima ai soccorritori, poi ai carabinieri: «Nel bosco ci sono andato per lavoro». Ma più i carabinieri sentivano quel racconto, e più non lo ritenevano credibile. E alla fine, è stata scoperta la messinscena. Lo hanno denunciato con l’accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato e ora potrebbe rischiare il licenziamento.