Emergenza nel Nord-Kivu. Un appello dei Padri Caracciolini e  dell’AVAZ per ridare speranza  a migliaia di profughi rifugiati  nelle nostre missioni

 

 


Una drammatica situazione umanitaria è in atto nel Nord-Kivu (asse Goma – Rutshuru – Nyamilima – Ishasha) per l’acuirsi degli scontri armati tra il “signore della guerra”  generale Laurent Nkunda e i gruppi armati che affiancano le forze governative che miete vittime, crea migliaia di sfollati che, senza casa, nudi e senza nulla addosso trovano rifugio nelle Missioni italiane, a loro volta accerchiate dai ribelli.


Altre migliaia di persone per sfuggire alla violenza dei combattimenti ed alle atrocità dei guerriglieri si sono rifugiate nelle vicinanze della missione di Nyamilima assistite, per quello che possono, dai missionari Padri Caracciolini supportati dalla ONG italiana “Volontari per lo Sviluppo dei Popoli” – AVAZ.
Uomini, donne, anziani e bambini hanno urgente bisogno di medicine, cibo, vestiti, coperte, acqua, sapone, ecc.
Lo annunciano, preoccupati, Padre Raffaele Mandolesi, Superiore Generale dell’Ordine dei Padri Caracciolini e il dottor Ernesto Luzi Presidente AVAZ che lanciano un drammatico appello teso a raccogliere aiuti e consensi per evitare quella che è stata già definita una “catastrofe umanitaria”.
L’ospedale gestito dai Padri missionari è quasi al collasso in quanto si trova ad affrontare una emergenza sanitaria di enormi proporzioni aggravata dalla diffusione di malattie infettive come il colera.
“Chiediamo ai governi di tutto il mondo di intervenire con la massima tempestività per evitare l’irreparabile e facciamo appello – dicono Mandolesi e Luzi - alla generosità di tutti per fare fronte a questa drammatica situazione riconosciuta dalla Comunità internazionale come una “nuova catastrofe umanitaria.”.
Per aiuti e informazioni collegarsi a WWW.AVAZ.IT