I principi fondamentali della Costituzione non si toccano.

A dirlo è il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, durante il saluto di fine anno ai rappresentanti del Fondo ambientale italiano, ricevuti al Quirinale. «Per quanto si discuta, argomento complicato, su quanto è possibile o opportuno modificare e che cosa no della Costituzione – ha spiegato il Capo dello Stato - certamente i principi fondamentali sono fuori discussione e nessuno può pensare di modificarli o alterarli». All'incontro al Quirinale era presente anche il ministro dei Beni Culturali, Sandro Bondi.

Napolitano si rivolge nel suo discorso a Maria Giulia Crespi presidente del Fai, parla della «assoluta necessità di considerare il nostro patrimonio storico, ambientale, culturale e artistico come una delle carte fondamentali di cui l'Italia disponga per affermare il suo profilo ed il suo peso in Europa e nel mondo anche in un futuro denso di incognite come quello che ci aspetta». E nel discorso cita anche il ministro per i Beni Culturali Bondi, appunto, considerandolo come un alleato nel ritenere necessario mantenere le ragioni di tutela del patrimonio italiano sancite tra i principi fondamentali della Costituzione Repubblicana. Principi che – dice a questo punto Napolitano - , «per quanto si discuta, argomento complicato, su che cosa è possibile o opportuno modificare e che cosa no nella Costituzione, certamente quei principi fondamentali sono fuori discussione e nessuno può pensare di modificarli o alterarli».

Il richiamo è dunque incidentale ma è evidente che il riferimento non può non essere indirizzato, come risposta, alle parole spese dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi non più tardi di due giorni fa durante la presentazione dell’ultimo libro di Bruno Vespa in cui il premier aveva parlato di un «cambiamento della Costituzione», chiudendo per altro nello stesso tempo a qualsiasi dialogo con l’opposizione e in particolare con il Pd bollando Veltroni e gli altri dirigenti di «marxismo-leninismo». Il Presidente ha dunque messo uno stop a questi progetti anche se solo ventilati o accennati come boutade.

Sandro Bondi naturalmente non ha voluto raccogliere il messaggio politico sotteso alle parole del Capo dello Stato ma ha voluto sottolineare la piena convergenza sul concepire la tutela del patrimonio ambientale italiano «non come un freno allo sviluppo» ma come una risorsa « strategica per la crescita del Paese».

«Il presidente Napolitano è una persona di grande saggezza e grande esperienza. È la persona giusta, al posto giusto, al momento giusto», ha chiosato invece il vicesegretario del Pd Dario Franceschini, intervistato da Youdem Tv.

Mentre dal centrodestra il ministro per l’Attuazione del programma Gianfranco Rotondi ha assicurato che nessuna riforma proposta dalla maggioranza o dal governo tocca i principi fondamentali della Costituzione. Per l’ex dc Rotondi la Costituzione «nei valori, è ancora giovane perché figlia di un tempo in cui cattolici e laici moderati e innovatori sapevano dialogare». Come dovrebbe ricordare il dialogo non dipendeva solo da chi allora e per un cinquantennio è stato all’opposizione.

Alla fine, è lo stesso Berlusconi a commentare il monito di Napolitano: non si sente «toccato per niente» dalle dichiarazioni del Capo dello Stato. Insomma, fa orecchie da mercante: non parlava di me.

Fonte