Manuela Terracciano, 23 anni, si è presentata nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Il padre, Salvatore, presunto capo dell'omonimo clan, è detenuto da due anni.  Secondo gli inquirenti era in strada a festeggiare con una pistola calibro 7.65. Il suo avvocato: "E' vittima di un clamoroso equivoco, vuole fare chiarezza"

 

NAPOLI - Si è costituita nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta, Manuela Terracciano, 23 anni, figlia di un boss della camorra, individuata dagli inquirenti e ricercata per aver sparato il colpo di pistola che la notte di Capodanno ha raggiunto e ucciso, sul balcone della sua abitazione, il 24enne Nicola Sarpa.
Il padre della ragazza, Salvatore Terracciano, presunto capo dell'omonimo clan, è in carcere da due anni con l'accusa di estorsione. Su Manuela pende un decreto di fermo per omicidio volontario. "La mia cliente è vittima di un clamoroso equivoco - ha detto all'agenzia AdnKronos Gaetano Inserra, l'avvocato che intorno alle 15.30 ha accompagnato la donna al carcere di Santa Maria Capua Vetere - Ieri notte, appena è circolato il suo nome, mi ha telefonato e mi ha manifestato la volontà di costituirsi per fare chiarezza".
In base alla ricostruzione degli agenti della Squadra mobile, la notte del 31 dicembre Manuela Terracciano era in strada, in Vico Lungo Trinità degli Spagnoli, e festeggiava il Capodanno con una pistola calibro 7.65 in mano. Dall'arma sarebbe partito il proiettile che ha raggiunto Nicola Sarpa, appena uscito sul balcone di casa proprio per chiamare e far rientare il fratello di 8 anni, che era in cortile a giocare.
Gli investigatori avevano ascoltato numerosi testimoni nei Quartieri Spagnoli, dove si trova l'abitazione della vittima. E avevano fatto notare che, per una volta, non si erano dovuti scontrare contro il tradizionale muro di omertà che, soprattutto in zone ad alta densità criminale - come i Quartieri - impediscono lo svolgimento delle indagini.
"La mia assistita non ha mai toccato una pistola", ha detto l'avvocato Inserra. Manuela Terracciano si sarebbe trovata nei pressi di Vico Lungo Trinità degli Spagnoli perché assieme ai cugini andava a fare gli auguri alla nonna che vive nello stesso edificio in cui abitava Sarpa. La ragazza, che non ha precedenti penali, lavora in un locale gestito dalla zia nella zona dei Quartieri Spagnoli.

Il questore Antonino Puglisi aveva invitato "la persona che la notte di Capodanno ha ucciso con un colpo di pistola Nicola Scarpa a consegnarsi". "Il suo - aveva aggiunto - sarebbe un gesto di grande umanità".
Dopo che la donna si è costituita, il questore ha parlato di un "gesto importante nell'interesse della giustizia e suo personale". "Noi vogliamo sempre accertare la verità. Noi, naturalmente, continueremo nei nostri accertamenti", ha aggiunto Puglisi.

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