Giudice ha però convalidato i 2 fermi

 

 

Alexandru Loyos Isztoika, il più giovane dei due romeni accusati dello stupro di San Valentino al parco della Caffarella a Roma, ha ritrattato.

Lo dice l'avvocato Lorenzo La Marca, difensore dell'altro romeno fermato, Karol Racz: "Lo avevano obbligato a dire ciò che ha detto e il giudice ha così valutato solo la prima dichiarazione e non la seconda". Il gip ha intanto convalidato il fermo dei due stranieri, che resteranno in carcere.

La ritrattazione non è apparsa convincente e il pm Vincenzo Barba ha ribadito la richiesta di custodia cautelare in carcere, accolta dal Gip Valerio Savio. "La ritrattazione - ha detto Barba - non è apparsa affatto credibile". Al termine dell'udienza di convalida dei fermi dei due romeni la Procura di Roma si è detta soddisfatta "perché il gip ha accolto le richieste avendo ravvisato i gravi indizi di colpevolezza in ordine ai pericoli di fuga, inquinamento delle prove e reiterazione del reato".

"Le indagini - ha aggiunto Barba - non sono ancora concluse, il provvedimento del gip, tuttavia, fa in modo che siano assicurati alla giustizia due soggetti ritenuti responsabili di un fatto così grave. In base all'ordinanza di custodia cautelare emessa oggi non possono piu' nuocere".

L'altro romeno fermato, il 36enne Karol Racz che da subito ha rivendicato la propria innocenza, ha indicato nomi e cognomi delle persone con cui si trovava la sera dello stupro. Convalidata la custodia in carcere, "il prossimo passo sarà il ricorso al tribunale del Riesame", annuncia il suo avvocato La Marca. L'elemento decisivo, spiega il legale, sarà il risultato del test del Dna, "che arriverà non prima di 30 giorni, confidiamo assolutamente in questo esame". Se nei campioni non si trovasse alcuna traccia del Dna di Racz, spiega ancora l'avvocato, "la scarcerazione dovrebbe essere immediata".

 

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