Il presidente dell’Italia dei Diritti: “Quando ho saputo dell’idea di Onorato onestamente ho pensato ad uno scherzo di Carnevale”


Roma - “Ancora attoniti di fronte a dichiarazioni così assurde vogliamo tornare sulla questione ribadendo il nostro no assoluto ad una proposta di questo tipo.

Da sempre denunciamo i problemi reali della pineta per cui abbiamo anche chiesto le dimissioni dell’assessore all’ambiente del XIII municipio. Pertanto non penso sia il caso di andare a creare altri problemi ad un’oasi verde ampiamente compromessa, anche a causa dell’immobilismo istituzionale”. Antonello De Pierro, presidente del movimento Italia dei Diritti, replica duramente alla proposta avanzata nei giorni scorsi dal consigliere del Pd Alessandro Onorato di realizzare un circuito automobilistico tra la Pineta di Castel Fusano ed il lungo mare di Ostia, qualora si decidesse di disputare un Gran Premio di Formula 1 a Roma.

“Il degrado della pineta è sotto gli occhi di tutti - argomenta De Pierro - e anche se noi ultimamente puntiamo il dito contro l’attuale giunta Vizzani, non possiamo dimenticare che anche le giunte precedenti hanno le loro responsabilità in questa situazione ormai disastrosa. Lo stesso Alessandro Onorato non è esente da tali demeriti, essendo stato vicepresidente del XIII municipio nella passata giunta Orneli”.

“All’inizio - dice con tono beffardo il leader dell’Italia dei Diritti - quando ho sentito questa proposta pensavo si trattasse di uno scherzo essendo il frangente temporale carnevalesco uno dei più idonei. Ma poi mi sono dovuto ricredere quando, in base all’insistenza delle fonti di informazione, ho dovuto prendere atto della bizzarra veridicità di tali propositi”. In particolare De Pierro tiene ad evidenziare un aspetto per il quale da sempre si batte in prima persona: “Chi pensa in questo modo di sicuro è altamente lontano da una giusta concezione del rispetto ambientale. Mi piacerebbe sapere - rincara la dose - come l’hanno presa i molti elettori che con la loro preferenza hanno permesso al consigliere Onorato di accomodarsi sullo scranno in Campidoglio. Ma ripensandoci, con un atto riflessivo più approfondito, la cosa non dovrebbe poi meravigliarmi più di tanto. Infatti, se la memoria ritorna al periodo della sua ultima campagna elettorale, quando tutto il territorio del XIII municipio e non solo è stato sommerso da manifesti elettorali con la sua effige obiettivamente rassicurante, affissi praticamente ovunque, nella totale noncuranza delle regole giuridicamente codificate, ecco allora che emerge un rispetto dell’ambiente piuttosto discutibile”.

Con fermezza e un severo monito De Pierro conclude: “Qualora il consigliere Onorato dovesse insistere con esternazioni di questo genere troverà la nostra dura opposizione”.