Roma (Apcom) - La commissione Sanità del Senato ha approvato l'articolo 1 del disegno dei legge sul testamento biologico ma il Partito democratico - che ha chiesto e ottenuto l'introduzione del principio del consenso informato - si divide: tra senatori si sono astenuti (tra loro la capogruppo in commissione Dorina Bianchi) e sei hanno votato contro.

 "E' positivo che si sia migliorata la formulazione nel mio testo ma trovo deludente che questo non abbia portato a una condivisione del lavoro fino in fondo", ha commentato il relatore del ddl Raffaele Calabrò (Pdl), secondo il quale all'interno del Pd c'è una "componente più rigida che non riesce a dialogare fino in fondo". "Nella maggioranza non c'è stat alcuna spaccatura", ha aggiunto. Oltre alla capogruppo Bianchi si sono astenuti i senatori Bosone e Gustavino del Pd e Astore dell'Italia dei Valori. Il senatore Ignazio Marino ha spiegato ai giornalisti il motivo del voto contrario della maggioranza del Pd. "Il principio del consenso informato del paziente non è stato accolto nel modo da noi proposto", ha detto. "Il linguaggio esplicito che avevamo adottato e che rende attuale la Costituzione non c'è", ha aggiunto Marino. "Ci sono poi altri punti dell'articolo 1 che mi lasciano estremamente in disappunto, come la versione che il paziente partecipi all'identificazione del processo di cura, ciò significa aprire una serie incredibile di contenziosi". Più positivo il giudizio del presidente di commissione Antonio Tomassini (Pdl): "Il voto di oggi è stato un passaggio molto importante e nel Pd non c'è una contrapposizione granitica".

 

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