I consumatori accusano: "I cereali per la colazione contaminati  sono i Choco-Honey della marca Crown field, della catena Lidl. L'allarme in Europa è scattato già il 4 febbraio: cosa fanno le nostre autorità sanitarie?"

 

 

Milano - "Non c’è pace per i consumatori italiani. Dopo lo scandalo del latte all’ITX un nuovo allarme alimentare arriva nel nostro paese: si tratta stavolta dei cereali da colazione che - riporta una dettagliata inchiesta del settimanale Il Salvagente - risultano contaminati da un inchiostro contenuto nella confezione del prodotto».

È quanto riferisce il Codacons, che annuncia, col suo presidente Carlo Rienzi, di aver presentato «un esposto a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia e all’EFSA, in cui chiediamo non solo di disporre su tutto il territorio il sequestro cautelativo del prodotto risultato positivo al 4-Mbp, ma anche di verificare se vi siano stati ritardi od omissioni da parte degli organi di controllo del nostro paese, che ancora non si sono mossi e non hanno nemmeno diffuso la notizia ai consumatori».

L’inchiostro in questione, il 4-metilbenzofenone (4-Mbp), contiene un agente chimico i cui dati sulla tossicità sono pochi e incompleti, ma tali da mettere in allarme l’intero sistema di controllo europeo.

In Europa l’allarme è scattato lo scorso febbraio, e ha portato diversi paesi (Belgio, Spagna, Portogallo e Grecia) al ritiro dal commercio dei prodotti considerati a rischio. Dai controlli effettuati in laboratorio dal Salvagente su 21 marche diverse di cereali venduti in Italia, un prodotto, il Choco-Honey della marca Crown field (frumento soffiato con cioccolato venduto nella catena LIDL) è risultato contaminato dal 4-Mbp, con una quantità di 1,58 mg per chilo di prodotto. Ossia quasi tre volte sopra il limite (che è di 0,6).

"Ci chiediamo cosa facciano le autorità sanitarie italiane per tutelare salute dei cittadini - afferma Rienzi - Il principio di precauzione imporrebbe il ritiro dal mercato di tutti quei prodotti il cui grado di contaminazione da sostanze a rischio (come l’inchiostro) superi la soglia di legge».

I cittadini che hanno acquistato e consumato i cereali da colazione con una quantità di inchiostro tre volte superiori ai limiti, «possono rivolgersi al Codacons per intentare una causa di risarcimento danni dinanzi al giudice di pace - spiega Rienzi - Una recentissima sentenza del giudice di Giarre, infatti, ha condannato Nestlè e Tetrapack a risarcire due genitori che avevano somministrato alle proprie figlie latte contaminato da Itx, riconoscendo loro il danno, patrimoniale e non, derivante dalla preoccupazione di possibili conseguenze per le loro bambine». «A prescindere dal fatto che la sostanza sia dannosa o no, e noi non siamo in grado di confermarlo ad oggi , il problema vero - conclude l’associazione - è che si tratta comunque di frode in commercio, perchè viene somministrata ai consumatori una sostanza che questi non hanno comprato e che non risulta indicata in etichetta».

 

Fonte