Nelle economie dell'area Ocse il costo unitario del lavoro é aumentato dello 0,9 per cento nel quarto trimestre 2008 e del 2,9 per cento annuo.

Incrementi simili sono stati registrati nei paesi del G7 (+0,9 per cento e +3 per cento annuo) e nell'eurozona (+1,7 per cento e +4,9 per cento). In controtendenza solo la Corea (-0,7 per cento e -4,3 per cento annuo). Il costo del lavoro é salito di più nel settore industriale (+1,2 per cento trimestrale e +3,9 per cento annuo) rispetto ai servizi (+1 per cento e +2,7 per cento).
L'Italia risulta nella media (+1,2 per cento trimestrale e +4,1 per cento annuo) fatta eccezione che nel settore industriale, dove il costo del lavoro é salito rispettivamente del 2,2 per cento del 7,3 per cento annuo, il più alto tra i paesi del G7. Nell'industria, la dinamica del costo del lavoro é rallentata nel quarto trimestre in tutta l'eurozona (+0,2 per cento e +2,9 per cento annuo), in particolare in Germania (+0,3 per cento e +1,4 per cento annuo). In rallentamento anche il Giappone (+0,4 per cento e +2,5 per cento) mentre gli Usa sono stabili (1,5 per cento e +4,2 per cento annuo). In Italia il costo del lavoro frena invece dei servizi (+0,6 per cento e +2,6 per cento annuo), in Germania risulta stabile (+0,9 per cento e +3 per cento annuo). Tra i paesi del G7 il costo del lavoro nei servizi é cresciuto solo negli Stati Uniti (+1,3 per cento e +2,1 per cento annuo) e in Giappone (+0,8 per cento e +2,1 per cento).

 

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