Prima visita di Stato del colonnello in Italia. Misure di sicurezza strettissime. Volantini e cortei contro di lui

 

Sarà una visita blindata quella nella Capitale del leader libico Muammar Gheddafi prevista da mercoledì 10 giugno.

Numerose le misure di sicurezza messe in campo dalla prefettura per la tre giorni romana del colonnello, alla sua prima visita in Italia.

DIVIETO DI VOLO - Previsto dal prefetto Giuseppe Pecoraro il divieto di sorvolare la capitale durante la visita a Roma per garantire una maggior sicurezza. L'ordinanza scatterà alle 10 del 10 giugno e terminerà alle 24 del 13. Sarà anche vietato svolgere manifestazioni a Villa Pamphili, il parco meta di giovani, famiglie e appassionati dello jogging, dove il leader libico, che arriverà con un seguito di 300 persone, ha chiesto che venga montata una gigantesca tenda beduina. Proprio nella storica villa sono stati affissi alcuni volantini dai militanti del collettivo del centro sociale «BlackOut», contrari alla visita del leader libico.

 

Volantini anti-Gheddafi a Villa Pamphili (Emmevi)
Volantini anti-Gheddafi a Villa Pamphili (Emmevi)
SCORTATO - Il dispositivo di sicurezza ha previsto anche che dal suo arrivo nell'aeroporto militare di Ciampino e per tutti i suoi spostamenti nella capitale, Gheddafi sia accompagnato da una staffetta delle forze dell'ordine e dei corpi speciali di polizia e carabinieri. Tiratori scelti vigileranno inoltre su tutti i percorsi stabiliti e quelli alternativi previsti nella visita. Intanto gli studenti dell'Onda, in occasione della visita di Gheddafi all'Università La Sapienza, prevista giovedì, annunciano mobilitazioni «contro l'accordo tra Gheddafi e Berlusconi, che prevede i respingimenti degli immigrati provenienti dalle coste libiche».

MUSEI CAPITOLINI CHIUSI - Alle 18 di giovedì il colonnello incontrerà il sindaco di Roma Gianni Alemanno in Campidoglio. Anche in questa occasione sono state prese misure di sicurezza: i Musei capitolini e la Terrazza Caffarelli resteranno chiuse al pubblico dalle 14 fino a cessate esigenze. La visita in Campidoglio del leader libico durerà circa un'ora. Gheddafi dovrebbe arrivare dall'entrata capitolina di Sisto IV per recarsi nella stanza del sindaco, poi in Sala degli Arazzi e in quella delle Bandiere, dove dovrebbe firmare il libro d'oro degli ospiti. Dopo uno scambio di doni Gheddafi verrà accompagnato nell'aula Giulio Cesare e si affaccerà su piazza del Campidoglio, dove parlerà per venti minuti. Sulla piazza michelangiolesca verranno sistemate 300 sedie.

GLI INCONTRI - Il primo appuntamento del leader libico è al Quirinale dove, subito dopo il suo arrivo mercoledì, sarà ospite a colazione del Capo dello Stato Giorgio Napolitano. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, incontrerà mercoledì 10 giugno 2009, Muammar El Ghaddafi leader della Rivoluzione a Palazzo Chigi alle 18 e a Villa Madama alle 19. E proprio mentre il premier e il colonnello si parleranno, in piazza Farnese intellettuali e artisti si mobilitano per dire no a Gheddafi e alla politica di respingimenti.
Sempre mercoledì è previsto l'incontro con il presidente della Camera Gianfranco Fini e giovedì con quello del Senato Renato Schifani. Anche il ministro delle Pari opportunità Mara Carfagna vedrà il colonnello. L'incontro avrà luogo il 12 giugno alle 12:30 all'Auditorium di Roma, Parco della Musica, dove 700 donne del mondo politico, della cultura e dell'imprenditoria del nostro Paese ascolteranno il colonnello. Tra loro anche il sindaco di Milano Letizia Moratti.
Poco prima, alle 10.30 l'arrivo in Confindustria accolto dalla presidente Emma Marcegaglia che lo introdurrà al ghota degli imprenditori italiani.

GLI ITALIANI RIMPATRIATI - Dal punto di vista politico manca solo un incontro: quello con l'Associazione degli Italiani Rimpatriati dalla Libia (Airl) che rappresenta i connazionali «cacciati» dalla Libia nel 1970, cui furono confiscati tutti i beni. «Non è stato previsto nulla anche se ci era stato assicurato - ha detto Giovanna Ortu, presidente dell'associazione - siamo dispiaciuti. Noi ce lo aspettavamo, anzi, lo davamo per scontato». L'agenda non istituzionale lascia però aperti dei margini.

PROTESTE - «Gheddafi, Monteverde non ti vuole»: da lunedì questo striscione campeggia sulla stazione Fs di viale Quattro Venti, nel quartiere Monteverde, appeso dai Collettivi autorganizzati contro la visita del presidente libico a Roma. Gli studenti dell'Onda e i collettivi preparano già mobilitazioni, proteste e azioni comunicative che verranno decise martedì in un'assemblea interna e non pubblica che si terrà all'interno dell'ateneo. «Non sono escluse ancora azioni e volantinaggi a Villa Pamphili - dicono gli studenti -, valuteremo anche in base alle decisioni che verranno prese sull'eventuale chiusura della villa per motivi di sicurezza».

LA VISITA ALLA SAPIENZA - Il leader libico giovedì 11 sarà in visita anche all'Università La Sapienza. Proprio lunedì c'è stato un sopralluogo organizzativo dell'ambasciatore libico nell'ateneo in vista dell'incontro ufficiale di giovedì, a cui è prevista la partecipazione, tra gli altri, di docenti e di rappresentanze studentesche delle singole facoltà. Anche se per l'università «l'incontro alla Sapienza è dedicato in particolare agli studenti e sarà l'unica occasione di dialogo degli universitari italiani» con il leader libico nell'ambito della sua visita a Roma, gli studenti dell'Onda si stanno organizzando - hanno detto - per «azioni di protesta al piazzale della Minerva o nei pressi dell'aula magna», dove si svolgerà la visita. «Manifesteremo il nostro dissenso - hanno aggiunto gli universitari dell'Onda - perché Gheddafi è complice con Berlusconi dell'intesa sulla gestione dell'immigrazione clandestina, che prevede i respingimenti e l'istituzione di Centri di Permanenza temporanea in Libia, dove vengono anche perpetrate torture nelle carceri contro le popolazioni migranti».

 

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