Conferenza stampa del leader Udc sulla norma accorcia-processi. La proposta: "Reintrodurre l'immunità parlamentare sul modello europeo". "Sfascerà il sistema. Meglio un nuovo lodo Alfano, con legge costituzionale"

Il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini


ROMA - "Questo ddl per abbreviare i processi è realmente una porcheria, un provvedimento che dimentica le vittime, fascia l'ordinamento e abroga la giustizia".

Il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, in una conferenza stampa convocata a Montecitorio, boccia con durezza il disegno di legge presentato ieri da Lega e Pdl al Senato per accorciare i tempi dei processi.

L'effetto, secondo l'esponente centrista sarà quello di "sfasciare il sistema giudiziario", di qui l'annuncio del voto contrario dell'Udc. Unico rimedio, per Casini, la presentazione "al più presto" di un nuovo lodo Alfano, ma questa volta come "legge costituzionale".

Per l'Udc il ddl Gasparri-Quagliarello-Bricolo "è una porcheria, dimentica le vittime dei reati, sfascia completamente il sistema giudiziario, equivale a una abrogazione della giustizia". "Noi che abbiamo sempre spinto per il dialogo sulla giustizia - prosegue Casini - abbiamo la responsabilità di dire chiaramente la nostra posizione. Proponiamo all'opposizione un lodo Alfano ma costituzionale, che vada incontro ai desiderata della Corte costituzionale e che consenta di evitare questo approccio devastante al sistema giustizia".

Il leader dell'Udc, insomma, non ha dubbi: piuttosto che approvare il testo scritto dal deputato del Pdl e legale del premiere, Niccolò Ghedini, "sarebbe molto meglio reintrodurre l'immunità parlamentare sul modello europeo". "Sarebbe comprensibile garantire una stessa normativa sia per i parlamentari europei - conclude Casini - sia per i parlamentari italiani".


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