ROMA - «Siamo stufi. Qualcuno spieghi al Tg1 che l'avvocato Mills non è stato assolto (il video del Tg1), come vuol far credere il centrodestra» .

Così il capogruppo dell'Idv in commissione di Vigilanza, Pancho Pardi: «Che una parte politica difenda il proprio capo con le bugie è indegno ma fa parte del gioco; che il conduttore del Tg1 per due volte, durante i titoli di apertura e nel lancio del servizio, parli di assoluzione - spiega - è gravissimo. Il Tg1 è degli italiani, non di Berlusconi. Minzolini deve rendersene conto una volta per tutte e deve far tornare finalmente il suo telegiornale all'equilibrio e alla correttezza di un tempo. Non abbiamo bisogno di tifosi del premier nel servizio pubblico, per quello bastano già i tre tg Mediaset».

Capezzone: surreali le critiche ad Alfano e al Tg1. «Il Pd e l'Italia dei Valori si comportano in modo davvero surreale - dice Daniele Capezzone, portavoce del Pdl - Ma come? Ci ripetono da anni, come un mantra, che bisogna avere fiducia nella magistratura, e poi, quando la Cassazione prende una decisione a loro sgradita, iniziano a strillare contro il ministro Alfano e il Tg1?».

Usigrai: pezzo corretto, titolo no. «Sul caso Mills il pezzo nel Tg1 delle 13,30 della collega era di corretta cronaca giudiziaria, a conferma della professionalità della stragrande maggioranza dei giornalisti della testata ammiraglia. La scivolata c'è stata, invece, nei titoli e nel lancio, laddove si è parlato di assoluzione di Mills e non di prescrizione»: lo dice Carlo Verna, segretario dell'Usigrai, sottolineando che «prima di attaccare, il sindacato ha l'obbligo di difendere chi lo merita. Una distrazione certamente, grave di sicuro, fuorviante per il pubblico anche. Quando si sbaglia, chi lo fa in buona fede chiede scusa. Siamo fiduciosi che sarà fatto nella prima edizione utile, evitando di incorrere in un problema deontologico di rispetto della verità dei fatti». L'Usigrai ha chiesto comunque «pubblicamente una rettifica».

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