Il presidente dell’Italia dei Diritti: “A differenza dei goliardici proclami del sindaco Alemanno noi siamo pronti a scendere in strada per una concreta battaglia civile a tutela dei cittadini”


Roma – “L’Italia dei Diritti è pronta a mobilitarsi e a scendere in campo compatta contro questo ennesimo ‘scippo’ alle tasche dei cittadini.

Non digeriremo mai tale sopruso legislativo senza lottare per salvaguardare l’intera collettività. Perciò, nel ribadire la nostra dura battaglia contro il pedaggio sul Gra, annunciamo un’imminente protesta che si concretizzerà con una seria di incatenamenti lungo il Raccordo”. Così Antonello De Pierro, presidente dell’Italia dei Diritti, lancia la sua nuova iniziativa a tutela della più bistrattata categoria sociale italiana: i cittadini contribuenti. Nel caso specifico gli automobilisti, che ogni giorno percorrono le trafficate strade del Grande Raccordo Anulare di Roma, sul quale pende l’intenzione dell’Anas di apporre il pagamento di un dazio per chiunque transiti in entrata o in uscita dalla Capitale.

 

 

 

“Il pedaggio sul Gra è pura follia – insiste irritato De Pierro –. A preoccuparmi di più sono le conseguenze di una simile decisione. Penso a quei pendolari che per evitare l’ingiusto tributo saranno obbligati a ripiegare sulle già congestionate strade consolari. Ma penso soprattutto ai tanti commercianti e rappresentanti di vendita che per lavoro percorrono il Gra diverse volte al giorno, quindi con un esborso economico notevole, e che, per ammortizzare i costi, inevitabilmente faranno ricadere queste loro spese maggiorate sui consumatori finali dei loro prodotti”. Proprio in merito a questo disagio, il numero uno del movimento extraparlamentare mette in risalto come “gli onesti cittadini, oltre ad essere penalizzati dal pedaggio, saranno danneggiati anche dall’aumento dei prezzi per alcuni beni di consumo”.

 

Ribadendo le ragioni del suo dissenso, De Pierro conclude con una critica pungente al primo cittadino dell’Urbe: “A differenza dei goliardici proclami del sindaco Alemanno, che tempo fa aveva platealmente annunciato di sfondare con la propria auto un casello in caso di tassazione sul Gra, noi preferiamo parlare meno e agire di più: i nostri incatenamenti di protesta sull’anello viario capitolino si iscrivono proprio in questa direzione, con la convinzione che i cittadini saranno ancora una volta dalla nostra parte”. Una tangibile dimostrazione di tale appoggio arriva, infatti, dalle migliaia di sostenitori che hanno aderito ai gruppi aperti su Facebook per supportare questa battaglia civile che l’Italia dei Diritti sta conducendo.