Il tornado che ha devastato la periferia sud di Oklahoma City ha causato danni per almeno almeno 3 miliardi di dollari, secondo le prime stime. Potrebbe trattarsi, secondo gli esperti, del tornado più costoso della storia Usa, più di quello che nel 1999 colpì la stessa area. Secondo l'Oklahoma Insurance Department, le richieste di risarcimento alle compagnie di assicurazione ammonterebbero già ad oltre un miliardo di dollari. Le case danneggiate sono circa 2.400, oltre ai danni subiti da scuole e ospedali. Le persone colpite dal tornado, in gran parte sfollati, sono oltre 10.000, mentre ben 34.000 persone sono rimaste senza corrente elettrica.

IL RECUPERO - Intanto si continua a scavare fra le macerie a Moore, il sobborgo di Oklahoma City maggiormente colpito dal tornado. Mentre alcuni residenti tornano nelle case per cercare oggetti e approntare le prime stime dei danni, i soccorritori proseguono i controlli anche se secondo le autorità tutte le vittime e i sopravvissuti sono stati ritrovati. Il capo dei vigili del fuoco di Moore, Gary Bird, si è detto fiducioso che nessun altro si trovi sotto le macerie dal momento che tutti gli edifici sono stati controllati almeno una volta. Ha aggiunto però che intende assicurarsi che ogni casa sia ispezionata tre volte, in modo da avere la certezza assoluta.

LE VITTIME - Il bilancio delle vittime è di 24 morti, nove dei quali bambini. Sette dei bimbi sono rimasti sepolti sotto le macerie della scuola elementare nella quale si trovavano, la Plaza Towers. Il capo dell'Agenzia federale per la gestione delle emergenze (Fema), Craig Fugate, ha assicurato che il governo «non lascerà l'Oklahoma quando le telecamere se ne andranno». In un'intervista alla Cnn, Fugate ha detto che «staremo qui e porteremo a termine il lavoro andando di quartiere in quartiere». La Fema lavorerà anche per assistere i cittadini nella ricerca di alloggi temporanei e garantire il ripristino dei servizi, ha promesso. Le autorità non hanno ancora stime certe su quante case siano state distrutte dal tornado o quante famiglie siano state costrette a trovare rifugio altrove. Le squadre di emergenza hanno avuto inoltre problemi fra le macerie perché la maggior parte delle insegne stradali è andata distrutta. Per orientarsi il personale ha usato gli smartphone o gli apparecchi con Gps.

 

Fonte: www.corriere.it