Grande entusiasmo ha suscitato la presenza del presidente del movimento Antonello De Pierro alla presentazione delle liste a sostegno del candidato sindaco di centrosinistra Wladimiro Boccali

Perugia - Sono stati il sindaco Wladimiro Boccali e l’Italia dei Diritti, con a capo il suo presidente Antonello De Pierro, i veri protagonisti dell’incontro organizzato per la presentazione della coalizione di centrosinistra a Perugia l’altra sera nei locali dell’ex lanificio in località Ponte Felcino. Un appuntamento a cui i sostenitori della parte politica fedele al ricandidato sindaco uscente hanno risposto in massa in un’atmosfera festosa, con un fiume di gente che è scivolato entusiasta nella grande sala dove la ressa era imponente, tanto rendere ardua ogni stima circa il numero dei presenti, tra cui anche la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini e l’assessore Silvano Rometti.

Da una parte la curiosità di conoscere la nuova offerta politica da portare in dote alla città, su cui Boccali non ha deluso le aspettative parlando di quanto di buono è stato fatto dalla sua squadra negli ultimi 5 anni e tracciando le linee programmatiche future nei più disparati settori, leggendo tutto d’un fiato un ottimo e condivisibile discorso scritto forse per evitare di omettere qualche punto importante. Dall’altra quella di iniziare a mettere a fuoco una figura nuova che, negli ultimi mesi si è  imposta sempre più nel panorama politico perugino, l’Italia dei Diritti appunto, fondata alcuni anni or sono dal giornalista romano Antonello De Pierro come movimento extraparlamentare e che proprio dal capoluogo umbro aveva lanciato, nell’ultimo scorcio dell’anno scorso, la sua trasformazione in entità politica lanciata verso l’ingresso nelle sedi istituzionali.

E c’era molta attesa in sala per l’annunciata presenza del leader De Pierro, che è giunto accompagnato dal responsabile nazionale del Coordinamento Territoriale e Circoli Ivano Saitta e dai vertici umbri del movimento, il responsabile regionale Massimiliano Sirchi e il vice Giampiero Prugni, nonché dalla vice responsabile perugina Catia Gori, a locale già pieno ai limiti della capienza. Il termometro dell’entusiasmo ha fatto registrare improvvisamente una consistente e repentina impennata verso l’alto, vista la notevole attività svolta a livello nazionale sempre a tutela dei diritti dei più deboli, che gli ha fatto conquistare ad oggi il 12° posto nella speciale classifica dei politici italiani più amati sul web  http://www.baroncelli.eu/politici_italiani/.

Un tripudio che per qualche minuto ha oscurato e marginalizzato nell’attenzione dei presenti quanto avveniva sul palco degli interventi e ha fatto salire notevolmente le quotazioni della lista che ospita i candidati dell’Italia dei Diritti, Ivano Saitta, Massimiliano Sirchi, Catia Gori ed Elena Prugni. Una lista voluta fortemente dal vice sindaco uscente Nilo Arcudi, che ha chiesto aiuto all’Italia dei Diritti per l’apporto di un valore aggiunto alla formazione di una compagine competitiva, che potesse offrire alla città un’iniezione benefica di ossigeno nei centri tessutali più importanti. Un sos accolto immediatamente dal responsabile del Coordinamento Territoriale Saitta e dal responsabile regionale Sirchi che, dopo aver incassato l’approvazione del presidente De Pierro, hanno dato via a un progetto ambizioso che ha coinvolto gran parte delle realtà associazionistiche di Perugia, confluite nella solida formazione “Unione Civica”.

Ho immediatamente sposato quest’idea - ha dichiarato De Pierro - per fornire ai cittadini di Perugia il supporto rappresentato dai nostri valori portanti, che trovano compiuta espressione nei principi di legalità e giustizia e nel rispetto assoluto dei diritti sanciti dalla nostra Carta costituzionale, che sono alla base del nostro concetto di politica. Il nostro impegno è volto a porre costantemente i corpi collettivi al primo posto, puntando in particolar modo sul rispetto dell’etica in ogni manifestazione comportamentale nell’espletamento del mandato affidato dall’elettorato tramite l’espressione di suffragio. Chi crede di poter fare politica al servizio e nell’interesse supremo del popolo può andare d’accordo con noi, ma chi invece nasconde sotto una parvenza di devozione istituzionale un orientamento intenzionale che mira al mero esercizio del potere affidatogli per la salvaguardia dei suoi tornaconti personali con noi dovrà fare i conti e sarà battaglia. Oggi è quanto mai necessario riavvicinare la gente alla politica e soprattutto favorirne la partecipazione attiva. E’ questa la vera sfida che lo spaccato attuale ci impone altrimenti, e siamo fuori tempo massimo, continueremo la nostra marcia su binari morti che ci condurranno verso un punto di non ritorno. E il nostro dnatico propugnare l’etica è esteso chiaramente a tutto il parenchima istituzionale e non solo alle cariche elettive. La corruzione in Italia supera la metà di quella di tutta l’Europa, credo che la politica non possa più permettersi di tollerare ma è chiamata a interventi decisi e risolutivi. Noi ci siamo e non abbiamo mai avuto dubbi in merito, auspichiamo che anche gli altri vadano in questa  direzione”.

(Foto di Franco Simonetti)