di Agnese Codignola
L'assunzione di cortisolo potrebbe rivelarsi un toccasana per tenere a bada le paure irrazionali. I risultati di una ricerca in Svizzera
Il modo migliore per combattere le fobie è simulare una buona dose di stress o, per meglio dire, assumere l'ormone dello stress per eccellenza, il cortisolo. Lo stress è prima di tutto una risposta positiva alle situazioni che potrebbero rappresentare un pericolo, perché attiva tutte le risorse di cui l'organismo dispone per attrezzare una reazione rapida ed efficace.

Ma, secondo uno studio pubblicato sulla rivista 'Pnas' da un gruppo di ricercatori di Zurigo, potrebbe essere anche un toccasana per curare fobie quali quella dei ragni (l'aracnofobia), degli spazi aperti o chiusi (agorafobia o claustrofobia). I neurofisiologi svizzeri lo hanno dimostrato somministrando, a 20 persone che soffrivano di aracnofobia e a 40 vittime di diversi tipi di fobie sociali, il cortisone o il suo precursore, il cortisolo appunto, oppure un placebo: dopo mezz'ora i pazienti sono stati posti in situazioni fobiche, quali la visione di grandi foto di ragni o il dover parlare di fronte a un pubblico. I medici sono quindi andati a misurare i parametri fisiologici che indicano il livello di ansia, quali il battito cardiaco e la concentrazione di alcune sostanze nel sangue, e hanno chiesto ai partecipanti di descrivere il proprio stato d'animo. È risultato che coloro che avevano assunto uno dei due ormoni erano meno ansiosi e via via più sicuri, e lo stesso, sia pure in misura minore, si è verificato nei controlli che avevano il cortisolo naturalmente più alto.

Questo risultato in parte ribalta quanto si credeva finora, e cioè che la paura fosse fonte di stress e causasse un aumento della produzione di cortisolo. Tale innalzamento non si vede durante gli attacchi di panico e questo sembra confermare che è vero il contrario, e cioè che una buona dose di cortisolo aiuta a tenere a bada le paure, soprattutto quelle più irrazionali. Questo, secondo gli autori, potrebbe aprire la strada a un nuovo approccio terapeutico per questi disturbi. D'altra parte è già stato dimostrato che il cortisolo può interferire con la memoria, soprattutto con l'immagazzinamento dei ricordi carichi di richiami emotivi. Guarda caso, un effetto che può avere come conseguenza finale la diminuzione dell'ansia.