Antonello De Pierro auspica un inasprimento delle pene e una maggiore coscienza sociale per chi trasgredisce il codice della strada. Servizi sociali presso obitori e pronto soccorso per chi guida in stato di ebbrezza


Roma – Un bilancio agghiacciante quello dell’incidente che stamattina alle 8 si è verificato nel comune di Fiumicino, alle porte d Roma. Cinque morti e otto feriti. Le vittime tutte donne giovanissime.


Il grave tamponamento e il conseguente tragico bilancio, getta un importante riflettore sulla questione della sicurezza stradale e sui possibili interventi cautelativi in grado di esorcizzare tragedie come queste.
“Esprimo solidarietà ai parenti delle giovani vittime – afferma con commozione Antonello De Pierro, Presidente del Movimento nazionale “Italia dei Diritti”- ma non la classica solidarietà di circostanza che in questi frangenti viene espressa e sembra riempire le pagine dei giornali, voglio manifestare una solidarietà sentita, perché queste tragedie, pur essendo qualcosa di imprevedibile, possono essere limitate e contenute”.
Secondo De Pierro sarebbe necessario intervenire in modo deciso aumentando i controlli stradali in maniera efficiente, con tutte le necessarie dotazioni strumentali da parte delle forze dell’ordine preposte ai controlli: “non è possibile – aggiunge il Presidente di Italia dei Diritti - che in una città come Roma, quando vi è la necessità di fare i controlli per chi guida in stato di ebbrezza, addirittura gli stessi etilometri non siano disponibili”.
Il paradosso sottolineato da De Pierro appare ancora più marcato se si fa riferimento al forte impatto mediatico che le tragedie stradali continuano ad imprimere e agli impegni di cui gli enti preposti continuano a farsi carico: “in un periodo in cui si parla molto di pirateria stradale, di inasprimento di sanzioni per chi trasgredisce il codice stradale – continua De Pierro – sembra a volte che continuino ad essere sbandierate delle buone intenzioni, con marcato accento retorico, quando invece questi propositi nella realtà dei fatti non sembrano tradursi in interventi concreti ed efficaci”.
La profonda discrepanza sussistente tra buoni propositi ed esigenza di interveti concreti e mirati è stata registrata da De Pierro qualche mese fa, quando egli stesso si è ritrovato ad essere potenziale vittima di un guidatore in stato di ebbrezza: “io stesso ho rischiato di essere investito da un uomo in evidente stato di ebbrezza, ma quando, presso il Commissariato di pubblica sicurezza di Ostia Lido, ho chiesto di poter sottoporre la persona in questione alla prova dell’etilometro, nonostante l’evidenza della sua condizione, non è stato possibile procedere perché non vi erano etilometri disponibili in tutto il territorio capitolino. Addirittura sembrava fosse stato attivato un interveto della Polizia stradale di Terracina, la cui pattuglia, qualche ora dopo, è rimasta bloccata per strada dalla caduta di un albero”.
Un inasprimento delle pene ed un deciso intervento per implementare la coscienza sociale dei cittadini: questi i punti decisivi del commento del Presidente De Pierro: “potrebbe essere utile introdurre, come pena accessoria, l’obbligo, per le persone che guidano in stato di ebbrezza colte in flagranza di reato, di svolgere un periodo di servizio sociale presso obitori e pronto soccorso, uno strumento concreto che metta i potenziali aguzzini dinanzi ai risultati devastanti della loro negligenza”.