De Pierro di Italia dei Diritti analizza le ragioni della disaffezione ai servizi dello Stato

 

Le famiglie italiane bocciano la scuola e la sanità. E' quanto emerge dai dati di un'indagine dell'Aes, Istituto di analisi
economiche e sociali, sul gradimento espresso dagli italiani per i servizi offerti dallo Stato. Il 56% si dice insoddisfatto del sistema
scolastico, mentre il 52,6% di quello sanitario. Al contrario riscuote consensi e approvazione il lavoro svolto dalle forze dell'ordine:
carabinieri, polizia e Guardia di finanza sono stati promossi dal 78,9% della popolazione.



"Mi trovo perfettamente in linea con il malcontento espresso dalle famiglie italiane sulla scuola. La mancanza di risorse, la scarsa
valorizzazione del corpo docente, la fatiscenza o comunque l'inadeguatezza di molti edifici scolastici, forniscono un quadro piuttosto arretrato del
sistema istruzione in Italia - afferma Antonello De Pierro, in prima linea per difendere i diritti dei cittadini con il suo movimento l'Italia
dei Diritti - deve essere una priorità politica e di governo il rilancio di interventi a favore della scuola pubblica, alla quale andrebbe
erogata la quasi totalità delle risorse economiche destinate all'istruzione." L'attenzione posta sulla priorità dei finanziamenti alla scuola
pubblica raccoglie il consenso anche di Roberto Soldà, il segretario romano dell'Italia dei Valori.

Per quanto riguarda il malcontento verso la sanità, De Pierro, che ha da tempo abbracciato la causa della lotta agli scandali e alle
inefficienze che avvengono in corsia, conviene sulle ragioni del malcontento e ribadisce il suo impegno personale contro la malasanità, come avvenuto
in occasione del suo incatenamento davanti all'ospedale G.B. Grassi di Ostia, per protestare contro il ritrovamento da parte dei carabinieri
dei Nas di farmaci scaduti, il protrarsi di lunghe attese al pronto ìsoccorso e altre situazioni lesive del diritto alla salute dei cittadini.

"Personalmente non concordo in pieno con l'alta percentuale di consensi espressa verso le forze dell'ordine, e in ogni caso non bisogna
adagiarsi su questo risultato - continua De Pierro - i poliziotti svolgono il loro dovere con sacrificio e senso dello stato, riuscendo a coprire
con il loro valore personale le carenze di mezzi e risorse. Il problema resta quello di fondi insufficienti contro l'attuale emergenza
sicurezza. Servono più vetture da destinare al pattugliamento e un coinvolgimento della polizia municipale per una presenza capillare sul territorio".