La ricetta per pagare meno tasse, presentata dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi alla platea dei giovani industriali riunita a Santa Margherita Ligure, è la lotta contro l'evasione: pagare tutti per pagare meno. E dal palco di Confindustria il premier annuncia una legge che limiterà l'uso delle intercettazioni con la pena di 5 anni di carcere per i trasgressori

 

 

Lotta agli evasori per pagare meno tasse. Questa la formula vincente secondo Silvio Berlusconi, che ieri ha parlato a Santa Margherita Ligure davanti ai giovani imprenditori di Confindustria. Pagare tutti per pagare meno tasse: questa è l'unica strada per poter alleggerire il peso del fisco.

 Il Cavaliere rivendica la propria cultura liberale e fa suo uno slogan che in campagna elettorale ha utilizzato tante volte il suo avversario, Walter Veltroni. Quindi occorre procedere con la lotta all'evasione senza tentennamenti, dice a un pubblico che tradizionalmente non vede di buon occhio l'eccessiva presenza dello Stato, ma poi suona tasti più vicini alla sensibilità della sala: parla di infrastrutture e di energia e rivendica il progetto di tornare al nucleare come ineludibile. Emergenza rifiuti, immigrazione: il Premier fa una rassegna delle principali emergenze del Paese e coglie l'occasione per annunciare una stretta sul fronte delle intercettazioni.

INTERCETTAZIONI Cinque anni di carcere per chi ne fa uso illegale, questa la pena che il governo vuole introdurre nel nostro ordinamento ed è quanto prevede un provvedimento che sarà all'esame del prossimo Consiglio dei ministri. "Ho due notizie da darvi - dice Berlusconi, ridendo, ai giovani di Confindustria - una buona e una cattiva. La cattiva è che mi avevano scritto un discorso di 24 pagine; la buona è che ho deciso di non leggerlo". Va a braccio, quindi, il presidente-imprenditore: "Mi sento uno di voi, sono uno di voi", spiega. E le doti dell'imprenditore sono anche quelle che utilizza per far andare avanti l'Italia, "che provo a far funzionare come una grande azienda". E per farla ripartire, “l'azienda-Italia ha bisogno dell'equazione del 'benessere”: meno tasse per le famiglie e le imprese, più consumi, più posti di lavoro e più soldi nelle casse dell'erario".

QUESTIONE RIFIUTI Berlusconi disegna un progetto, traccia le linee del paese che vuole: un paese dove lo Stato faccia sentire la propria presenza, torni a far "sentire la sua forza". A partire dall'emergenza spazzatura. Entro luglio, è la promessa che si sente di fare, le strade di Napoli saranno sgombre. Berlusconi non dimentica neanche il nodo immigrazione e le polemiche contro il governo per l'introduzione del reato di clandestinità: Bruxelles - spiega infatti - farà norme ancora più dure. Prova che la linea dell'esecutivo è quella giusta. Il Cavaliere cerca però l'equilibrio e subito ricorda l'importanza dell'accoglienza: "Non dimentichiamo mai l'ospitalità, noi che fino a qualche anno fa eravamo un paese di migranti". C'è davvero spazio per tutto: grandi opere, riforma della pubblica amministrazione, confronto parlamentare. E soprattutto confronto con loro, gli imprenditori. La luna di miele con Confindustria è infatti ancora in pieno corso e davanti ai giovani il feeling è rinnovato. L'atmosfera è quella di casa, spiega Berlusconi. Quindi l'auspicio di tenere il filo annodato e l'invito alla presidente dei giovani, Federica Guidi, ad incontrarsi a Roma con la squadra dei ministri, giovani anche loro. Perché ci deve essere "collaborazione - conclude il presidente del Consiglio - fra chi governa e chi è nella trincea del lavoro".

 

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