Dopo la protesta dei giorni scorsi De Pierro sottolinea: “Situazione inammissibile”

 

 

Ancora l’ospedale Grassi di Ostia al centro del vortice malasanità. Una donna di 77 anni è rimasta per tre giorni in una barella al pronto soccorso aspettando un posto letto. A denunciare il fatto, con un esposto in procura, i familiari dell’anziana invalida. L’agonia è durata da venerdì fino a domenica, quando i parenti hanno deciso di non attendere ulteriormente.



Antonello De Pierro, presidente di “Italia dei Diritti”, con a fianco Roberto Soldà, segretario romano dell’ “Italia dei Valori”, qualche giorno fa, ha dato vita ad una protesta per denunciare le pessime condizioni e il mal funzionamento del nosocomio.“Resto sbigottito di fronte a questa ennesima notizia di malasanità che giunge dall’ospedale di Ostia e che avvalora il significato della protesta che ho messo in atto”, così evidenzia la sua amarezza De Pierro e continua: “E’ la dimostrazione lapalissiana che bisogna intervenire con decisione per tutelare il diritto alla salute di un’utenza molto vasta, che purtroppo molto spesso penalizza e sottopone estenuanti calvari di attesa proprio i più deboli”.

I medici sono spettatori inermi di questo malessere che coinvolge i cittadini. Come loro dovere, hanno dato assistenza all’anziana e proceduto con tutti gli accertamenti del caso. “Il personale medico e paramedico è da tutelare”, sostiene il presidente di “Italia dei Diritti”, “nella maggioranza dei casi si prodiga con abnegazione per cercare di espletare il servizio d’istituto nel migliore dei modi, facendo il possibile per superare i tanti elementi ostativi che quotidianamente incontra”.
Nei prossimi giorni Antonello De Pierro incontrerà la dottoressa Climene Pistolesi, direttore sanitario del Grassi, “per tentare di delineare una linea comune per far fronte a una situazione la cui soluzione non è più possibile attendere oltre”.