De Pierro, presidente dell’ “Italia dei diritti”: “Sul rapimento ancora molte ombre”

 

Roma – Ieri, in via Fani, si è tenuta la commemorazione per il trentennale del rapimento di Aldo Moro e della strage della scorta. A rendere omaggio, oltre ai rappresentanti delle istituzioni, anche il presidente del movimento nazionale “Italia dei Diritti” Antonello De Pierro, che ha manifestato la propria solidarietà ai parenti delle vittime.



De Pierro, ripercorrendo i tragici fatti del 16 Marzo ’78, sottolinea come il rapimento di Moro, all’epoca presidente della DC, abbia segnato uno spartiacque nella storia della repubblica italiana. “ A trent’anni da quella drammatica mattina di sangue in cui Aldo Moro fu sequestrato e 5 uomini persero la vita, agli italiani non è ancora stata restituita tutta la verità sulla vicenda. Ad esempio non è mai stato accertato il numero dei brigatisti presenti sul luogo della strage, la veridicità dell’avvistamento di una moto,- precisa de Pierro – oltre al mistero della borsa che Moro aveva con sé e mai più ritrovata”.

Questi ed altri interrogativi dimostrano quanto sia ancora lontana una ricostruzione veritiera di questa cruciale pagina storica della politica italiana. “Parte della verità – sostiene De Pierro - potrebbe risiedere in quegli omissis di cui è costellato il memoriale che Moro scrisse durante la sua prigionia. In nome del segreto di stato, sono stati occultati particolari scottanti e compromettenti nei confronti di alcuni esponenti politici. Qualcuno che sa è ancora in vita e sarebbe di grande importanza storica far luce sull’accaduto”.