Nuovo rapporto del Tribunale per i Diritti del Malato. De Pierro: “Sono in campo per la difesa dell’articolo 32 della Costituzione”

Sono allarmanti i dati diffusi dal Tribunale per i Diritti del Malato che, in questi giorni, ha reso noti i risultati dell’ultimo rapporto sui tempi d’attesa per accedere alle prestazioni del servizio sanitario nazionale: notevoli sono le difficoltà riscontrate dai cittadini che richiedono di effettuare controlli presso gli ospedali nazionali, in primis per quanto concerne la diagnostica, seguita dalla specialistica e dagli interventi di tipo chirurgico.


Complessivamente, salgono dell’1% le segnalazioni giunte in merito ai tempi di attesa per il servizio sanitario italiano per il quale, dal 2006, la legge prevede il divieto di blocco delle liste che purtroppo risulta essere non rispettato.
“Da tempo mi sto battendo per il rispetto dell’articolo 32 della Costituzione che garantisce al cittadino il diritto all’assistenza sanitaria pubblica – ha dichiarato stamane il presidente di Italia dei Diritti Antonello De Pierro – purtroppo apprendo la situazione si stallo, se non di peggioramento della sanità italiana, lungi dall’essere in linea con gli standard europei che sono ben distanti dai 630 nostrani giorni di attesa per una visita oculistica”.
Le impensabili condizioni a cui sono costretti gli italiani alle prese con gli ospedali del Paese comprendono la triste consuetudine di ricorrere alle prestazioni sanitarie intramoenia, tendenza che penalizza le fasce di popolazione meno abbienti:queste non possono permettersi prestazioni specialistiche private e diventano quindi lo specchio dell’inaccettabile realtà che vede proprio chi dovrebbe essere destinatario dell’assistenzialismo sociale, nell’ambito di un Paese che si definisce civile, costretto a sacrificare la propria salute perché il meccanismo della sanità pubblica ancora non funziona.
“ Il mese scorso mi sono fatto portavoce della situazione in cui versano alcuni ospedali romani, tra cui il Pertini, il San Camillo e lo stesso Policlinico Umberto I – è importante, al riguardo, che l’opinione pubblica venga stimolata ad esprimere il proprio dissenso e non incorra nel rischio di rimanere assuefatta a dati come quelli di oggi – ha aggiunto De Pierro, neo fondatore del movimento Italia dei Diritti, attualmente in prima linea in tema di sanità e che già nelle scorse settimane si è esposto in prima persona, insieme al segretario romano Idv Roberto Soldà, per denunciare le carenze degli ospedali italiani. Punto di partenza è stato il nosocomio di Ostia, alle porte di Roma, oggetto della protesta di De Pierro a causa delle insufficienze che gravano sul suo servizio di pronto soccorso.
Nei prossimi giorni, il presidente di Italia dei Diritti ha in programma un incontro con i vertici direttivi dell’ospedale “Grassi”, nell’ambito di un progetto più ampio di denuncia e intervento mediatico sul complesso problema sanitario del nostro Paese.