Il movimento di De Pierro si unisce allo sdegno per lo sfregio alla memoria delle Fosse Ardeatine

 

 

Roma – Una lapide in frantumi e una scritta inneggiante al fascismo: è quanto rimane della targa commemorativa dei caduti delle Fosse Ardeatine, voluta dal XIII municipio di Roma in prossimità dell’ingresso della sua sede. Italia dei Diritti, già attiva sul territorio attraverso altre battaglie civili, si unisce al coro di sdegno che si è alzato intorno al preoccupante episodio di oltraggio alla memoria storica di una comunità, come quella ostiense, che a distanza di oltre sessant’anni intende difendere senza mezzi termini il ricordo dei suoi concittadini che rimasero vittime dell’eccidio nazista.


Una fiaccolata di pace è stata la risposta dei vari comitati di zona di fronte al rigurgito fascista. Un passaparola via sms ha radunato alle 18 di ieri una rappresentanza consistente degli abitanti del municipio, in passato già chiamati a confrontarsi con atti del genere, segno che qualche sparuto gruppo di ispirazione neofascista è, purtroppo, ancora attivo sul territorio di Ostia.
Lontano da qualsiasi tentativo di sterile strumentalizzazione del caso, il movimento Italia dei Diritti ha aderito alla manifestazione attraverso la partecipazione di alcuni suoi attivisti, sebbene abbia dovuto rinunciare alla presenza del suo presidente, Antonello De Pierro, impossibilitato a prendere parte alla fiaccolata per motivi di salute, ma che ha voluto comunque inviare il suo messaggio di condanna verso quanto accaduto, affermando che “è significativo il fatto che lo sfregio alla lapide in memoria di tre caduti delle Fosse Ardeatine sia avvenuto proprio in concomitanza di una vera e propria conquista del Campidoglio da parte del centro-destra, conquista che è stata accolta da non pochi saluti romani e nostalgiche esternazioni inneggianti al duce – ha dichiarato De Pierro – certe immagini, probabilmente, hanno contribuito a scaldare gli animi di qualche frangia estrema della destra romana che ha voluto festeggiare la vittoria di Alemanno con un indegno gesto apologetico del nazifascismo. Mi stupisco però dell’assenza di un sistema di video-sorveglianza della sede del municipio – ha poi aggiunto.
Confidando nella speranza che si sia trattato di una reazione insana da parte di qualche cellula isolata, De Pierro invita comunque alla cautela, ed esprime così il suo timore legato all’espressione di belligeranti dichiarazioni politiche da parte del leader della Lega Nord Umberto Bossi che ha ricordato i “trecentomila fucili sempre carichi” degli aderenti al suo partito che farà parte della nuova maggioranza. “Preoccupanti esternazioni che a mio avviso non dovrebbero trovare spazio nella politica italiana – ha poi concluso De Pierro – pericolose in quanto funzionali unicamente ad alimentare i circoli dell’odio e dell’intolleranza, in grado di aizzare soprattutto gli animi più oltranzisti tra coloro che ancora oggi, dopo due guerre mondiali, credono ancora nella violenza come strumento di affermazione della politica contemporanea”.