Verona, la vittima lavorava per i suoi assassini. Narcotizzato e bruciato nella sua auto
La donna è crollata: era lei la beneficiaria della polizza da un milione di euro

  

 

 

VERONA - Hanno ucciso un loro dipendente romeno per incassare un milione di euro dall'assicurazione. Con l'accusa di omicidio volontario premeditato e occultamento di cadavere, è finita in cella una coppia trentenne di Verona: era lei la beneficiaria dell'assicurazione.



Titolari di un'impresa di autotrasporto, Tancredi Valerio Volpe e Cristina Nervo hanno ucciso Adrian Joan Kosmin, 28 anni, assunto in nero presso la loro ditta da un paio d'anni. In cambio della regolarizzazione del contratto, i suoi datori di lavoro lo avevo convinto a indicare come unica beneficiaria dell'assicurazione sulla vita la titolare dell'azienda.

Il corpo del romeno era stato trovato carbonizzato sabato scorso nella sua auto, a Cavaion Veronese, vicino al casello autostradale di Affi. Doveva sembrare un suicidio, ma l'autopsia ha dimostrato che nei suoi polmoni non c'erano tracce di fumo. L'uomo era stato narcotizzato altrove, composto sul sedile della Rover per inscenare un suicidio, e cosparso di benzina. Per rendere ancor più verosimile la messinscena, nell'auto era stata abbandonata una bomboletta di gas di quelle usate normalmente per cucinare in campeggio.

Dopo un lungo interrogatorio in caserma, sembra che la donna sia crollata e abbia ammesso la responsabilità dell'omicidio. L'uomo arrestato, 34 anni, è detenuto in carcere, mentre alla sua convivente, 31 anni, madre di un bambino di pochi mesi, sono stati concessi gli arresti domiciliari.

 

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