Roma blindata accoglie presidente Usa

 

Cecchini ovunque, centinaia di uomini delle forze dell'ordine a presidiare strade e piazze e divieto di volo sullo spazio aereo di Roma. Così la capitale è pronta ad accogliere il presidente americano George W. Bush, nella tappa italiana del suo tour europeo. Bush, in arrivo nel pomeriggio, incontrerà il premier Silvio Berlusconi, suo grande alleato. Previste anche manifestazioni di protesta contro il leader Usa. 

 

Cobas e centri sociali annunciano un presidio contro Bush, a causa della politica estera "aggressiva" che ha contraddistinto la presidenza americana negli ultimi sette anni. Per Bush sarà l'ultima volta in Italia nel ruolo di presidente ed anche se nel suo viaggio ha già ribadito di voler tenere la linea dell'intransigenza nei confronti dell'iran e del suo programma nucleare, in un'intervista rilasciata al Times, il capo della Casa Bianca ci tiene ad allontanare da sé l'etichetta di "guerrafondaio".

Bush si pente per aver impiegato un linguaggio aggressivo prima dell'intervento militare in Iraq nel marzo 2003. Frasi come "scoviamoli" oppure "vivi o morti", "hanno indicato alla gente che io non ero un uomo di pace", ammette il presidente Usa, precisando che si tratta di una immagine sbagliata.

"Una delle storie non raccontate dell'Iraq è che abbiamo fatto ampio ricorso alla diplomazia", prosegue Bush. "Tutti noi volevamo risolvere con la diplomazia" la crisi irachena. "Dopo tutto - ricorda ancora - andai al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite". Per il presidente Usa la scelta più difficile e dolorosa è stata quella "di mettere in pericolo i ragazzi" (i militari inviati in Iraq e in Afghanistan). "Cercherò di incontrare quante più famiglie potrò. Ho l'obbligo di stare loro vicino e assicurare che le vite (dei soldati) non siano state sacrificate invano".

Bush difende anche l'immagine degli Usa, incrinata dalla guerra in Iraq: "L'America è una forza del bene", dice nell'intervista. "L'America è una forza della libertà, l'America è una forza per combattere le malattie. Abbiamo lanciato la più grande iniziativa contro l'Aids nella storia del mondo, e abbiamo intrapreso una iniziativa contro la malaria che sta salvando i bambini".

 

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