Circa 100 uomini della polizia e della guardia di finanza sono impegnati in una operazione coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia che riguarda 11 noti imprenditori del settore rifiuti tra Cesa e Casal di Principe ritenuti elementi interni alla fazione che fa capo a Francesco Bidognetti del clan casertano dei Casalesi.

Sono in corso sequestri di impianti, di 45 appartamenti e di 4 ville.

Gli imprenditori sono indagati per concorso esterno in associazione mafiosa e riciclaggio perché, secondo l'accusa, per oltre 20 anni hanno investito nel settore dei rifiuti beni di provenienza illecita. Complessivamente i beni sequestrati hanno un valore di circa 40 milioni di euro e comprendono anche locali commerciali, alberghi, terreni e titoli azionari. L'operazione nasce dalle rivelazioni di Gaetano Vassallo, imprenditore casertano che ha pagato tangenti a tre clan, costretto poi a chiudere la discarica che gestiva e a reinvestire in un hotel a Castel Volturno, dove però la camorra ha continuato a chiedergli 'pizzo', e che quindi ha scelto di collaborare con i magistrati.

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