Il presidente Usa tre giorni in città, rischio caos in centro. E oggi corteo di protesta
Parioli e via Veneto le zone più "calde". Disagi anche a Monte Mario 

di MASSIMO LUGLI


Controlli a via Veneto

LE AUTO sono già arrivate, adesso si aspettano solo gli ospiti. Quindici vetture destinate al corteo presidenziale, comprese le due limousine del presidente Usa George W. Bush e della moglie Laura, sono sbarcate a Roma con tre C17 da carico contemporaneamente a un centinaio di agenti dell'USSS (United States Secret Service) che vigileranno sulla sicurezza di Bush, assieme a un esercito di diecimila uomini e donne. Le quindici macchine sono state parcheggiate nella sede dell'ambasciata Usa di via Veneto e, oggi, saranno nuovamente e meticolosamente controllate prima di ripartire per Ciampino, dove l'Air Force 1 dovrebbe atterrare tra le 16 e le 18, un orario che potrà subire variazioni dell'ultima ora.

La capitale si prepara a vivere giorni convulsi e soprattutto nelle zone "calde" dei Parioli (dove si trova Villa Taverna, la splendida residenza dell'ambasciatore che ospiterà Bush e la First Lady) e via Veneto i disagi sono già iniziati. Cassonetti rimossi o chiusi (il piano dell'Ama prevede di toglierne dalla strada ben 300 oltre a 500 cestoni in ghisa dei rifiuti) divieto di parcheggio con rimozione per i distratti, poliziotti e tiratori scelti che bussano alle porte dei palazzi cercando un buon punto d'osservazione oltre che, presto, strade sbarrate a sorpresa. E ancora: taxi e bus deviati, bonifiche nel sottosuolo, perimetro "off limits" per i non addetti ai lavori. Insomma, meglio cambiare strada, se possibile.

L'agenda del presidente Usa è fitta di impegni e di spostamenti e, per ciascun tragitto, gli esperti della sicurezza ne hanno scelti cinque alternativi. Il percorso verrà deciso all'ultimo istante e quasi sicuramente saranno tutti via terra, con un corteo di auto blindate e vetture dei Nocs di scorta, evitando l'uso dell'elicottero. Giovedì mattina, dopo un incontro a Villa Aurelia coi borsisti italiani della Fullbright (il programma che promuove scambi culturali tra Italia e Usa), unico appuntamento non istituzionale il presidente, alle 12.30, salirà al Quirinale per il colloquio col capo dello Stato Giorgio Napolitano. Seguirà un pranzo di lavoro e, alle 16.30, il trasferimento a Villa Madama per il faccia a faccia col presidente del consiglio Silvio Berlusconi. Conferenza stampa congiunta e cena, sempre a Villa Madama, a Monte Mario, poi il ritorno nella residenza dell'ambasciatore Ronald Spogli a Villa Taverna.

Venerdì alle 11 la visita in Vaticano e l'udienza con Papa Benedetto XVI. Poi, verso le 13, il decollo da Ciampino, destinazione Parigi, con il divieto di sorvolo sul cielo di Roma.

Per tutti gli spostamenti in centro le misure di sicurezza, visibili e (soprattutto) invisibili saranno poderose. Chiusura di strade a soffietto e blocchi mobili, cani antiesplosivo e tiratori scelti su tutto il percorso, agenti e militari in borghese tra la folla, pronti a intervenire, elicotteri a volo radente che sorveglieranno la situazione dall'alto pronti a lanciare l'allarme alla base di Pratica di Mare da cui i velivoli armati F16 dell'aeronautica saranno pronti ad alzarsi in una manciata di minuti. Possibili "coni d'ombra" per i telefoni cellulari durante i trasferimenti del corteo preferenziale.

Preallarme anche dei vigili del fuoco e dei mezzi Nbcr per fronteggiare un eventuale attacco nucleare, batteriologico, chimico o radiologico. I turni di servizio dei pompieri, come quelli del personale degli ospedali, sono stati rafforzati. Al "Gemelli" è stata allestita un'area "americana" nella zona rossa, quella destinata ai casi più gravi, che dovrebbe essere riservata ai feriti di un attacco terroristico. Anche questo fa parte delle procedure standard di sicurezza come individuare vie di fuga alternative per un allarme improvviso e localizzare le strutture sanitarie più vicine. Un apparato di sicurezza che è stato collaudato ormai decine di volte nella capitale.

E oggi pomeriggio un altro colpo al traffico arriverà dal corteo dei "No War" che partirà alle 17 da piazza della Repubblica per concludersi a piazza Barberini. Prevista la partecipazione di alcune migliaia di dimostranti. I pacifisti avevano protestato, lunedì, per il trasferimento di circa 200 detenuti da Regina Coeli (in vista di eventuali fermi durante la dimostrazione) e ieri a via della Lungara è arrivato il ministro della Giustizia Angelino Alfano che ha incontrato il cappellano del carcere. Ma il clima generale sembra sereno e nessuno prevede un sovraffollamento improvviso delle celle.

 

Fonte