Grande idea, riportare nei cinema 28 anni dopo 'Ecce Bombo', seconda opera diretta nel 1978 da Nanni Moretti allora venticinquenne. È un film bello, divertente, importante. Una commedia di costumi più storica che evocativa; un ritratto di ragazzi romani anni '70 (radio libere, autocoscienza, utopia e delusione politica, conflitti famigliari, scontento di sé, Fidel, Clarks) e insieme il ritratto toccante e buffo di un'età della vita, la prima giovinezza. Un 'cinema di quartiere' anche internazionale.

Ci sono gli amici d'un tempo, attori per affetto: Alberto Abruzzese e Benedetta Bini (a lei si deve il titolo, grido d'un robivecchi), i giornalisti Giampiero Mughini e Augusto Minzolini, la studiosa Nadia Fusini, Filippo La Porta, Carla Taviani, una valigia di pelle morbida di Amelia Marconcini.

C' è Nanni Moretti magrissimo, col naso vistoso nella faccia sparuta, e i capelli lunghi, molto meno bello di quanto sia adesso. Ci sono le battute memorabili ("Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte, o se non vengo per niente?", "Mi interesso di molte cose: cinema, teatro, fotografia, musica... leggo... giro, vedo gente, mi muovo... conosco, faccio delle cose...").

E c'è già, magari per accenni, il cinema futuro di Moretti, in immagini (le coppie che ballano calme, all'antica) e in situazioni (l'Ego terribile, gli scatti d'esasperazione, la vana ricerca di un ordine esteriore che sia specchio di interiore equilibrio, la pulsione a comandare, le canzoni struggenti, l'ironia).

È già moltissimo: il film ebbe infatti subito molto successo. In più, c'è un realismo autentico e profondo (non d'illustrazione vignettistica) che senza stonature rivela l'aria di quel tempo e la qualità dell'amato regista.

Ecce Bombo, di Nanni Moretti,
con Nanni Moretti, Luisa Rossi, Glauco Mauri, Fabio Traversa, Lina Sastri