Per Brunetto Fantauzzi, autore del libro "E... viva Moana, Giallo politico!", sono ancora tanti i dubbi sulla morte della pornostar. L'autore racconta: "Moana mi parlava dei Servizi e misteri..." Se ne discute a "Chi l'ha visto"

 

Il muro di omertà intorno alla "scomparsa" della diva del porno Moana Pozzi comincia a mostrare le prime crepe.

 "Il muro di gomma delle bugie e dell'ipocrisia è stato finalmente sfondato" dichiara Brunetto Fantauzzi, il giornalista scrittore che, con la pubblicazione del volume "E... viva Moana! Giallo politico", ha prepotentemente fatto riaprire la discussione, le indagini e soprattutto ha messo nuovamente in dubbio tutte le "verità" sulla strana scomparsa che ormai va catalogata come "Il Mistero di Moana".
Il libro, del quale ora è in vendita nelle edicole già la seconda edizione visto il successo di vendita della prima, ha prodotto l'apertura di un'inchiesta presso la Procura della Repubblica di Roma, affidata al sostituto Attilio Pisani, su denuncia della Coisuc (Confederazione Italiana Sindacati Utenti e Consumatori) derivante proprio dalla lettura dei contenuti di quel volume ed ha provocato le reazioni della famiglia dove cominciano a mostrarsi i primi tentennamenti e le ennesime variazioni di atteggiamento sul tema della scomparsa di Moana Pozzi, che spesso ha affermato e ritrattato vari punti relativi alla reale fine della famosa pornodiva.

La nota trasmissione di Raitre 'Chi l'ha visto' dedicherà questa sera un ampio spazio alla vicenda della scomparsa di Moana Pozzi, seguendo le tracce illustrate nel volume del giornalista Brunetto Fantauzzi ma questi già ha segnalato che vi sono ulteriori novità sull'argomento e non solo sul fronte giudiziario quanto piuttosto per il fatto che -nei nastri registrati contenenti le interviste fatte a Moana Pozzi prima che scomparisse e rilasciate proprio al Fantauzzi, la diva del porno avesse nettamente affermato che l'ambiente intorno a lei s'era fatto troppo pericoloso ed aveva chiara intenzione di abbandonare tutto e di volersi fare definitivamente da parte.
Cosa che effettivamente accadde nella notte tra il 15 e 16 settembre del 1994 ufficialmente nell'ospedale di Lione in circostanze che -alla luce dei fatti annotati nel libro "E... VIVA MOANA!"- si fanno sempre più oscure e difficilmente decifrabili.
O che assumono -al contrario- una luce da vero e proprio thrilling politico: un'ipotesi che gira ultimamente negli ambienti dei bene informati e che scaturiscono dai contenuti dei nastri custoditi dal Fantauzzi in un caveau bancario. In quei nastri risulterebbe che Moana Pozzi fosse legata in un qualche modo sia con il mondo malavitoso sia con i servizi segreti e che la pericolosità dell'ambiente intorno a lei -di cui parla la Pozzi nel corso di quelle interviste- derivasse indirettamente dal mondo della politica e direttamente mondo dallo spionaggio. Il giallo della scomparsa di Moana Pozzi continua ad assumere ulteriori coloriture di mistero.

 

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