Polemiche sul cachet della cantante. Per il vescovo Favale le decine di migliaia di euro spese sarebbero ''uno schiaffo al popolo sofferente e alla morale''. Ma gli organizzatori dicono di aver speso solo 3 mila euro

 E' ancora polemica a Vallo della Lucania, in provincia di Salerno, per il presunto cachet troppo alto per il concerto che Anna Tatangelo ha tenuto ieri stasera in occasione delle celebrazioni della patrona del paese, Santa Maria delle Grazie.
Il vescovo, monsignor Rocco Favale, secondo quanto riferito dal Mattino, aveva definito "uno schiaffo al popolo sofferente e alla morale cattolica, le decine di migliaia di euro spese per la Tatangelo". Parole che il presidente del comitato festa, il parroco del santuario don Ottavio Sicilia, minimizza: "Sono tutte sciocchezze. Il vescovo non si è mai scagliato contro la Tatangelo ma ha voluto stigmatizzare una situazione di grave crisi economica e in questo quadro ha voluto mettere in guardia chi sperpera danaro per delle feste religiose"
Dopo le dichiarazioni del vescovo è arrivata la risposta degli organizzatori della festa: "Siamo rimasti di stucco - commenta Agostino di Spirito, componente del comitato - non esiste nessun cachet miliardario per Tatangelo, siamo sui trentamila euro, compresi di iva".