Inghilterra vince con l'Andorra, l'Irlanda corsara in Georgia

ROMA
La prima giornata della zona europea delle qualificazioni di Sudafrica 2010 comincia nel segno di Fabio Capello e Giovanni Trapattoni. Vince l’Inghilterra di ’Don Fabiò, che tiene fuori Beckham dalla formazione iniziale, rispetta il pronostico e supera Andorra grazie a una doppietta di Joe Cole. Incamera i tre punti anche l’Irlanda del Trap, che supera di misura la Georgia di Hector Cuper, costretta a giocare in campo neutro per motivi di sicurezza.

Il problema per i due ct italiani sta nel fatto che nei rispettivi gruppi ci sono rivali fortissime, e quindi la strada verso i Mondiali rimane lunga da percorrere. Capello avrà sicuramente preso nota della facilità con cui la Croazia dell’ottimo Modric si è sbarazzata del non irresistibile Kazakhstan, e anche del ritorno al gol di Shevchenko con la maglia dell’Ucraina (il milanista ha realizzato un penalty), mentre Trapattoni non potrà tener conto di quanto successo a Larnaca.

La bravura e il "fattore C" sono ancora due assi nella manica di Marcello Lippi, ed ecco allora che un’Italia in condizioni fisiche imperfette è riuscita a vincere sul campo di Cipro nonostante la perdita dopo 17 minuti di due difensori titolari, Gamberini e Grosso. In questo girone va sottolineata anche la sfortuna del Montenegro di Vucinic e Jovetic (entrambi in gol), raggiunto soltanto al 92’ dalla Bulgaria.

Partono bene anche Brueckner sulla panchina del’Austria (3-1 ad una Francia in cui il ct Domenech continua ad incidere in negativo) e Queiroz su quella del Portogallo, nazionale che però aveva un compito facile, giocare contro Malta, quindi si è limitata a fare ciò che tutti si attendevano. Clamorosa la sconfitta interna della Romania, priva di Mutu, Chivu e del ’rom’ Nicolita, contro la Lituania, trascinata dall’ottimo Stankevicius. Ibrahimovic rimane a secco contro l’Albania, mentre Hamsik si rivela decisivo anche con la maglia della Slovacchia, vincitrice dell’Irlanda del Nord. Nella Germania brilla ancora la stella di quel Podolski (due gol al derelitto Liechtenstein) che nel Bayern Monaco continua a fare la riserva, mentre nel derby scandinavo tra Norvegia ed Islanda gli ospiti sono riusciti a strappare un pareggio a sorpresa.

Ingenti misure di sicurezza a Yerevan per la partita dell’Armenia contro la Turchia, con i due Capi di Stato in tribuna a cercare un dialogo da sempre difficile. Anche nello stadio, come nei pressi dell’aeroporto dopo l’arrivo del Presidente turco Abdullah Gul, si sono visti striscioni con scritte come «Vogliamo giustizia», «Riconoscete il genocidio armeno», «Turchi ammettete le vostre colpe», ma in campo e sugli spalti tutto è filato liscio. La Turchia si è imposta per 2-0, ma soprattutto ha vinto lo sport, e di questi tempi non guasta.