Apre Baptista, poi Miccoli (doppietta) e Cavani

 

PALERMO, 13 settembre - L'effetto Ballardini da una parte, le troppe assenze dall'altra.

 Si può provare a spiegare così il 3-1 con il quale il Palermo ha steso la Roma nel primo anticipo della seconda giornata della Serie A. I rosanero sono apparsi una squadra trasformata rispetto a quella che aveva perso con l'Udinese. I siciliani, trascinati da un Miccoli scatenato, sono stati capaci di replicare al vantaggio iniziale della Roma firmato da Baptista, e di prendere in mano la partita ribaltandola a loro favore. Due gol di Miccoli e uno di Cavani e primi 3 punti della stagione. In mezzo, tante occasioni e un gioco fatto di grande velocità. Troppo brutta, invece, la Roma per essere vera. I tanti infortuni, ai quali si sono aggiunti quelli di Vucinic e poi di De Rossi, hanno influito in maniera significativa sul gioco dei giallorossi che, dopo il pari interno col Napoli, incassano la prima sconfitta. 

LA ROMA PARTE BENE - La partita entra subito nel vivo: dopo 8' la Roma è già in vantaggio. Baptista, dopo aver colpito il palo su punizione, firma il suo primo gol in giallorosso e porta in vantaggio la formazione di Spalletti con un tocco ravvicinato al termine di una bella azione. La Roma non sembra risentire delle tante assenze, ma rallenta troppo dopo il vantaggio. Il Palermo prende coraggio e comincia ad attaccare con convinzione.

MICCOLI SCATENATO - La retroguardia giallorossa sbanda e, dopo un gol annullato a Cavani per fuorigioco, i rosanero trovano il pareggio con un gran gol di Miccoli. I siciliani capiscono le difficoltà degli ospiti e insistono costruendo diverse palle-gol. La Roma soffre, anche perché perde De Rossi per un problema al collo. I giallorossi hanno, comunque, una buona occasione che non riescono a sfruttare con Taddei e riescono a rialzare la testa nel finale di tempo.La Roma parte bene anche in avvio di ripresa, ma viene gelata ancora da un Miccoli scatenato che realizza la sua doppietta personale e completa la rimonta per il Palermo. L'attaccante lascia poi spazio a Lanzafame, mentre Spalletti si gioca la carta Menez che subentra a Taddei. La Roma prova a raddrizzare la partita, ma si espone al contropiede del Palermo ed è troppo imprecisa sotto porta. Sull'ennesima ripartenza arriva il terzo gol rosanero con Cavani che, di fatto, chiude la partita.

 

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