E’ uscita in libreria l’ultima fatica editoriale del bravo giornalista e autore televisivo


Roma - E’ uscito da qualche giorno “Maria De Filippi ti odio” edito da Caratteri Mobili, un interessantissimo libro firmato da Carmine Castoro, giornalista professionista con una lunga esperienza alle spalle edificata tramite un’infinità di collaborazioni con quotidiani e riviste nazionali e la firma di vari programmi per la Rai e per Sky.

 

Il Dolore, la Fama, il Talento, l’Amore, l’Amicizia, sono alcuni dei valori su cui Maria De Filippi ha fondato il successo di trasmissioni come C’è Posta per teAmiciUomini e DonneItalia’s Got Talent. Ma su quale principio di “realtà” si fondano? A quale modello di parlano? Quali effetti provocano su un pubblico anagraficamente sempre più trasversale?

Nessun pregiudizio personale, meschinità o moralismo contro la carriera e i format della famosa conduttrice. Ma una critica al vetriolo sulle logiche di retrovia, i meccanismi di falsificazione, i linguaggi di massa, il grande inganno dell’intrattenimento “facile” che hanno trasformato i suoi format in centri di raccolta e smistamento delle nostre identità, sempre più bisognose degli scintillii della televisione per consistere e sopravvivere di fronte all’anonimato dilagante.

Maria De Filippi ti odio è il tentativo di scardinare, con il grimaldello della filosofia, la grammatica di certi programmi di grande audience, visti come epicentro di un immaginario televisivo ormai anacronistico, devastante, da sostituire con un nuovo modo «ecologico» di pensare l’uso e l’impatto dei media sulle nostre vite già fin troppo spettacolarizzate.