Duro affondo di Ettore Scola contro il programma di Simona Ventura, premiato però dagli ascolti

MILANO - L'Isola dei famosi? «È come il nazismo perché lascia delle macerie». Autore del singolare parallelismo è il regista Ettore Scola. Intervenendo a a Cosenza ad uno degli appuntamenti del ciclo «Incontri di cinema» promossi dall'Università della Calabria nell'ambito della prima edizione del Calabria Film Festival, il cineasta ha anche e soprattutto parlato di cinema.

«È in crisi - ha detto Scola -. In Italia sarebbe innaturale se andasse bene; il cinema è lo specchio della realtà ed ora è un momento difficile». All'incontro con il cineasta hanno partecipato gli studenti del Dipartimento arti musica e spettacolo dell'ateneo calabrese e quelli del Corso di laurea in Scienze della Comunicazione. «Nei momenti di guerra e confusione è giusto che gli artisti si preoccupino della situazione che si viene a creare. Come artisti anche voi - ha concluso Scola rivolgendosi agli studenti - avete il compito ben preciso di rivoluzionare gusti e consumi».