Torna in tv "Zelig Circus". Tra le novità nuovi personaggi e un'intrigante Vanessa Incontrada. Parola di Gino & Michele

Da Milano

Squadra che vince non si cambia. Ne sono convinti Gino & Michele, ideatori insieme a Giancarlo Bozzo, della fortunatissima trasmissione di cabaret live "Zelig Circus". Così convinti che l'assenza dal palcoscenico del grande tendone allestito a Sesto San Giovanni, alle porte di Milano, di Annamaria Barbera, in arte Sconsolata, e Michelle Hunziker, entrambe in modi diversi grandi protagoniste della passata edizione, è solo l'eccezione che conferma la regola.

A colmare il vuoto da loro lasciato ci penseranno, a partire da stasera, i "panchinari" Alez & Franz, la "nimmistica" di Claudio Batta, l'improbabile giornalista Beppe Braida, il "Papy Ultras" Pino Campagna, "l'assessore" romagnolo Paolo Cevoli, Giovanni Cacioppo, Gabriele Cirilli, "l'omen di tutte le donne" Raul Cremona, Dado, il meccanico di Maranello Marco Della Noce e i "nati stanchi" Ficarra e Picone. Insieme a Fabrizio Fontana, Leonardo "Fluoooro" Manera, Paolo Magone, Franco Neri, i Pali & Dispari, Diego Parasole, Max Pisu, Sergio Sgrilli e al corpo di ballo LeTutine. Ma soprattutto il fascino e la bellezza di Vanessa Incontrada che, per tredici settimane consecutive, affiancherà il capocomico zelighiano per eccellenza Claudio Bisio.

Un cast ormai collaudato, ma che non mancherà di riservare importanti novità come conferma Michele, che firma il programma insieme all'inseparabile Gino. «Di nuovo non c'è nessun comico, se escludiamo Giovanni Cacioppo al suo esordio nel magico tendone di "Zelig Circus", ma solo nuovi personaggi che faranno crescere Zelig».

Dunque un cast ancora una volta molto "maschile". Ma è così difficile trovare donne capaci di far ridere?
È vero, ma i comici in gonnella non sono molti. Cercheremo comunque di colmare questo vuoto con guest star come Angela Finocchiaro e Sconsolata che, tra un impegno di lavoro e l'altro, cercherà di essere tra noi.

Ma quali sono gli ingredienti del successo di Zelig?
La ricetta è puramente artistica. E consiste nel vivere il mondo dello spettacolo come un grande pianeta con tante contaminazioni (teatro, televisione, cinema, musical, ecc.) e trovare la giusta misura tra queste. Senza dimenticare l'ingrediente più importante: fare televisione dimenticandosi delle telecamere. Nessuno dei nostri artisti guarda in camera. E questa non è una scelta pianificata.

Dopo sette anni Zelig sbarca su Canale5 in prima serata il venerdì sera. Una sfida o una promozione?
Che la rete ammiraglia di Mediaset ci ospiti ci lusinga molto e significa che facciamo un prodotto di qualità e quantità. Ma questo per noi è solo un cambio di sala cinematografica che per nulla ci ha condizionato: il prodotto Zelig è rimasto immutato. Staremo però più attenti al linguaggio visto che di venerdì sera sono molti i bambini davanti alla tv. Senza però dimenticare che facciamo cabaret.

In tv la censura ha fatto vittime illustri. Penso a Daniele Luttazzi e Sabina Guzzanti. Che ne pensa?
Non entro nel merito dei singoli casi. Penso però che censurare sia sbagliato e inutile. Inoltre la censura non è indice di un prodotto eccelso. La censura poi è stupida come qualsiasi altro tipo di prevaricazione.

Zelig corre qualche rischio?
No. La nostra trasmissione è comicità pura. Ma non ci giureremmo in assoluto.

Che tipo di comicità preferisce?
Gino e io nasciamo dalla satira. Che per noi è un plus ultra. Sono però finiti i fasti della satira. E in Zelig c'è una comicità a 360 gradi sia tecnica che contenutistica, con alti e bassi. Del resto a noi piace fare un mix. E Zelig è una grande vetrina dove c'è un po' di tutto.

Nessun rimpianto per Michelle Hunziker?
Il passato non si dimentica, ma lo show deve continuare.

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