Al primo la sorpresa di ballare con la Falchi. Seconda arriva Teresa

 

Mario Ferretti, 30 anni, vincitore del GF8

 

ROMA
Flash e telecamere sono tutti per lei, che domina la scena col piglio di un’attrice consumata, ma dietro le luci della ribalta ci sono i mugugni e le critiche dei colleghi. Eccola Lina Carcuro, la dottoressa napoletana pietra dello scandalo del Grande Fratello 8 a causa di quella notte di erotismo trascorsa col «cumenda Roberto» in diretta tv, sottoporsi al giudizio dei colleghi che con lei hanno partecipato ieri al giuramento di Ippocrate, la cerimonia che consacra l’ingresso di un medico nella professione. A poche ore da quel giuramento invece si concludeva su Canale 5 l’insipida edizione del Gf con la vittoria di Mario Ferretti, muratore di origini umbre di trent’anni e già padre, che si auto definisce ignorante. Con i cinquecentomila euro in palio smetterà il suo vecchio lavoro per realizzare il sogno dell’agriturismo da gestire con la sua famiglia, «poi aiuto qualcuno che ne ha bisogno e un po’ me li magno pure».

Si piazza al secondo posto Teresa Stanziani, consulente tributaria di 27 anni, molisana, dal grande sorriso a un passo dal matrimonio, grande amica del vincitore. Una finale non proprio scoppiettante come nel passato con le sorprese in sordina organizzate da Alessia Marcuzzi & Company, come quella di regalare al vincitore un ballo con la sua star preferita, Anna Falchi. Per il resto, pochi grandi ospiti coinvolti. Spiccano così Amendola, Fassari e Tortora, una tranche della Famiglia Cesaroni impegnata in una gag da varietà anni Settanta. Fingono di essere veramente i protagonisti della Famiglia che chiedono lumi ai ragazzi per subentrare nella casa del Gf. da oggi libera. Dunque via al solito lacrimatoio, sul megaschermo mamme, papà, fratelli, fidanzati e fidanzate benauguranti e loro, i pupilli, ovviamente in pieno marasma da commozione. Grande aplomb considerando che era a un passo dal sogno, lo ostenta il primo eliminato tra i finalisti o il quarto classificato, Gian Filippo, il bello del gruppo, quello dai modi meno pedestri del gruppo. Ma le lacrime, dai e dai arrivano, anche per la penultima o terza classificata Christine, la pr. che ha fatto battere il cuore a Francesco, romano verace.

E, ad accogliere gli eliminati, il redivivo Marco Liorni, pure lui costretto a una farsa in pigiama e poi fuori dalla porta rossa a coordinare le grida dei fan transennati fuori. Si fa tarda ora ugualmente ma è complicato scrollarsi di dosso l’acre odore di noia. A differenza di Amici e di X Factor, qui non ci sono sfide e non ci sono talenti in gioco. Vince la banalità di sentirsi miracolati.

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