di Enrico Maria Albamonte
In passerella a Milano le creazioni delle nuove leve del fashion. Giovani talenti, formati all'Istituto Europeo di Design, hanno presentato le loro collezioni prodotte, per l'occasione, da Valentino, Mariella Burani, Staff International e Aeffe
Susy Sans
A Milano lo Ied, Istituto Europeo di Design, manda in passerella le nuove leve della moda. "E' la prima volta che ci cimentiamo in un'impresa del genere e sicuramente riproporremo questo esperimento anche l'anno prossimo". Parola di Andrea Batilla, direttore dello Ied Moda Lab di Milano, che così commenta "My own show".
Si tratta dell'evento con cui l'Istituto di design celebra i suoi primi quarant'anni di attività nella formazione e che nel capoluogo lombardo ha portato in pedana le proposte di 5 giovani stilisti emergenti, selezionati fra tutte le sedi Ied del mondo da una giuria presieduta da Franca Sozzani, direttore di Vogue Italia e direttore scientifico dello Ied Moda Lab di Miulano.

E' anche la prima volta che aziende come Valentino, Mariella Burani, Staff International e Aeffe, che ha anche prestato il suo spazio milanese come location dello show, investono sulla creatività dei giovani, producendo, solo per questo evento, le minicollezioni di quattro dei cinque ragazzi selezionati.

Che sia anche una risposta alle iniziative e manifestazioni promosse da altre prestigiose scuole di moda concorrenti, come la Central Saint Martin di Londra o l'Accademia Reale di Belle Arti di Anversa? "Eravamo stanchi di sentirci dire che l'Italia non è in grado di rinnovarsi e di infondere nuova linfa creativa al suo sistema moda, producendo nuovi talenti. Ora possiamo dimostrare il contrario", afferma Batilla. 

 

Astrid Florencia Nahmad
  Sulla passerella sono state presentate le creazioni di Maria Giovanna Drago, che si è concentrata sulla stratificazione di veli di chiffon. Poi è stata la volta della coreana Kim Mi Youn, che ha giocato con lo sportswear rétro anni '20 fra piegoline e trompe-l'oeil.  L'argentina Astrid Nahmad, l'unica a proporre capi maschili, si è ispirata a un dandy contemporaneo dai volumi anni '80.  Mentre la spagnola Susy Sans ha rieditato forme barocche in chiave surreale.
La menzione speciale della giuria è andata allo spagnolo José Maria Nunes Da Silva, allievo della stilista Sibilla, i cui capi dagli spunti couture sono piaciuti alla top Eva Herzigova, che per l'occasione ne ha indossato uno, un abito lungo nero.

Saranno famosi? "E' ancora presto per dirlo - spiega Batilla - ma noi dello Ied faremo del nostro meglio per spingere questi ragazzi nell'arena della moda internazionale".