di Leonardo Clausi
La brava Lily. La bella Cassie. Sono le prime stelle del pop lanciate da internet. Il fenomeno disorienta le case discografiche. Che ora inseguono le nuove star
La cantante americana Cassie
Madonna? "La star più sopravvalutata del pop". Pete Doherty? "Dovrebbe essere eliminato: la sua tossicodipendenza è così noiosa!". Bob Geldof? "Un ipocrita". Lily Rose Allen non ha peli sulla lingua. Potrebbe anche aver ragione (salvo che per il povero Doherty). Resta il fatto che la ventunenne ragazza di Londra può permettersi tanta arroganza: dal nulla, o meglio da MySpace, il suo album 'Alright, Still' domina le classifiche inglesi. La risposta, immediata, da New York, è Cassie, alias Casandra Ventura: diciannove anni, una carriera come modella e un singolo a base di rythm&blues dal suono molto sexy, 'Me & U', tratto dall'album 'Cassie', ora in cima alle classifiche Usa.

Il singolo di Lily s'intitola 'LDN' (slang sms per 'London') esce su cd il 25 settembre. Il suo meteorico successo è l'ennesima dimostrazione di come le major discografiche stentino a tenere il passo con Internet. Il contratto con la Parlophone (Emi) prevedeva che la ragazza si affidasse a un team di 'hit makers', ovvero autori e produttori specializzati nel confezionare brani da classifica. Ma la testarda Lily ha invece messo in circolazione il carezzevole e frizzante mix di ska, calypso e reggae dei suoi brani direttamente su MySpace, creando un fenomeno nello spazio di poche settimane. Cassie ha invece seguito una strada più convenzionale: la fanciulla, padre filippino, madre afro-americana con ascendenze messicane, decisamente non ha problemi di look. La cosa non è sfuggita a Tommy Mottola, già presidente della Sony e già marito di Mariah Carey divenuto suo manager, né a Puff Diddy che l'ha subito messa sotto contratto per la sua Bad Boy Records. Anche per lei, MySpace ha fatto il resto: 'Me & U' è stato ascoltato finora 12 milioni di volte.

Allen ha una storia simile agli Arctic Monkeys: un'artista di qualità che raggiunge il successo senza avvalersi della consueta macchina promozionale delle case discografiche. Non è una pin-up, ma ha uno stile che l'ha resa istantaneamente cult: abbina vestiti da ballo anni Sessanta a scarpe da ginnastica. Nei testi racconta le vicende di una teen-ager qualsiasi, dai tradimenti del fidanzato, al sapere "di non essere magra come Kate Moss". Recentemente ha dichiarato la sua rabbia per il fatto di ricevere dalle case di moda vestiti in omaggio che non le stanno, perché sono quelli, di norma, destinati alle modelle.

Cassie, che ha posato nelle campagne di Adidas e Abercrombie & Fitch, non ha di questi problemi. Ne ha però altri. La sua capacità vocale è stata messa seriamente in discussione da quando in una sua performance su Mtv è sembrato che cantasse in playback. Hanno fatto seguito varie cancellazioni di concerti. Diddy in persona ha rilasciato una dichiarazione in cui difende la bravura della sua nuova creatura. Ma le voci persistono. Nel suo caso, la musica sembra un mezzo per arrivare al cinema: guarda caso, la ragazza ha già in mano due copioni di film con Denzel Washington. Lily Allen avrà anche qualche chilo di troppo e scarse probabilità di sfondare nei film, ma la sua voce sottile, morbida anche se non straordinaria, rende 'Alright, Still' un disco godibile dall'inizio alla fine. In più, le sue esibizioni dal vivo sono ottime. Su MySpace possono sembrare uguali, ma Cassie avrà da lavorare per battere la coetanea londinese sul campo.

Festival sul Web

Che MySpace stia rivoluzionando la pubblicità e i rapporti interpersonali degli adolescenti, oltre ad aver rivoluzionato il mercato discografico, non è una novità.
Il sito, ora di proprietà di Rupert Murdoch, è un modello imitato: Mtv è l'ultima arrivata con Flux, dove chiunque può caricare e distribuire la propria musica del tutto gratuitamente. Le grandi case discografiche sono interdette e non hanno saputo ancora adeguarsi al fenomeno: le piccole ne prosperano invece, visto che la circolazione via Rete riduce tempi e costi in modo straordinario. Ma ad avere una pagina su MySpace non sono solo artisti underground come Dizzee Rascal, o il fenomeno indipendente Arctic Monkeys, freschissimi vincitori del Mercury Prize: tra tanti sconosciuti capita di incontrare anche i Pink Floyd.