di Eleonora Attolico
Dopo il Guggenheim di Bilbao o il Walt Disney Concert Hall di Los Angeles, l'architetto Frank Owen Gehry si cimenta con i gioelli per Tiffany. Materiali insoliti per sei linee all'insegna della natura e del movimento Gehry ha cominciato a disegnare la collezione nel 2003 e nel realizzare i monili ha lavorato come un artista facendo schizzi e creando modelli per scoprire nuovi modi di conferire sentimenti e anima alle forme. La collezione si divide in sei linee: Torque (torsione), Fish (Pesce), Orchid (orchidea), Equus (cavallo), Fold (carta piegata), Axis (asse-modello a griglia). Spiega l'architetto: "I miei gioielli comprendono progetti strutturali come Fish, Torque e Axis, motivi con un senso del movimento ed una grazia che compenetrano con naturalezza il corpo. Esistono anche nuove forme frutto della collaborazione con Tiffany". E così l'anello pesce quando indossato si muove sul dito avanti e indietro come un oggetto ludico, elegante e leggero al tempo stesso.
Per realizzare la linea Fold, Gehry è partito dalla carta d'argento tipo "Domopak", l'ha ripiegata per realizzare un prototipo per orecchini, bracciali e pendenti. Per la linea Torque che significa torsione ha incorporato piani lineari che improvvisamente ruotano creando una costruzione. Non a caso questo approccio poco convenzionale alla creazione ha costituito le fondamenta del suo successo. E così, quelle torsioni decentrate e le superfici curve, si ritrovano in molte sue opere architettoniche. Le forme fluide e armoniose sono nel suo DNA e viene spontaneo paragonare i gioielli che ha disegnato per Tiffany con il Guggenheim di Bilbao o il Walt Disney Concert Hall di Los Angeles.